Il caso dell’ex Arezzo fa discutere molto. I biancorossi sono fiduciosi
Domani si decide sul fallimento del Montevarchi, il difensore può svincolarsi subito
“Non vorrei aspettare dicembre. Pensavo d’essere libero, me lo aveva detto il procuratore”

BASTIA UMBRA – Non sono bastate questa volta al Bastia, le sue solite buone intenzioni di vittoria.Per la prima volta in questa stagione il suo attacco micidiale,composto da Borrelli, Pica e Battistelli,è rimasto all’asciutto. Dopo quanto accaduto però, nessuno nell’entourage bastiolo, ne ha fatto un dramma. “Non si può,mica, vincere sempre”. Ha dichiarato nella giornata di ieri il direttore sportivo Agostino Milioto,impegnato in queste ore a
sciogliere tutti i nodi del mancato tesseramento di Mattias Pacciarini.Il Bastia, infatti, se non avesse avuto a nostro avviso un diesse come Milioto e un Team manager come Alessandro Baldacci,sarebbe caduta in una trappola dai risvolti molto compromettenti.Agostino Milioto nell’avviare la trattativa per il trasferimento al Bastia di Pacciarini,aveva ricevuto assicurazioni da procuratore del giocatore, personaggio questo ultimo della città di Arezzo, che lo stesso era svincolato, subito tesserabile e di conseguenza anche utilizzabile,visto che il giocatore è pronto per giocare, avendo svolto la preparazione con il Bogliasco (serie D girone A) e mantenutosi in allenamento con il Sansovino. Milioto e Baldacci, però, non sono gli ultimi arrivati in questo mondo di affaristi. Così, prima di presentare richiesta di tesseramento,hanno appurato e scoperto che Pacciarini era ancora federalmente legato al Montevarchi. Se la richiesta di tesseramento avesse proseguito il suo normale iter, ma se soprattutto Rosario Scarfone avesse utilizzato il calciatore come fra l’altro era nelle sue intenzioni,il Bastia avrebbe perso a tavolino tutte le partite che Pacciarini avrebbe potuto giocare.Ma c’è di più, il giocatore sarebbe incappato in una lunga squalifica anche di due anni e mezzo.Tutto questo ha turbato e non poco il diretto interessato, ignaro della sua posizione. “Se le cose stanno così anche il Bogliasco sarebbe caduto in questo tranello -ha raccontato prima del match con il San Venanzo -, mi era stato assicurato dal mio procuratore che ero fra gli svincolati. Non sono stato più un giocatore del Bogliasco per scelta dell’allenatore Invernizzi (ex centrocampista della Sampdoria, ndr) che ha preferito utilizzare un giovane in quota nel mio ruolo. In questi mesi ho rifiutato altre proposte,ho accettato invece questa del Bastia,convinto, con molto entusiasmo e conosciuto l’ambiente sono felice per la scelta fatta”.Adesso per indossare questa maglia, dovrà aspettare il 9 dicembre? “Spero di no. Domani (mercoledi,ndr) infatti, il Tribunale fallimentare discuterà il caso Montevarchi e se la società verrà dichiarata fallita, io automaticamente sarò svincolato e libero di accasarmi qui, a Bastia”. Riassumendo dunque, il Bastia e Mattias Pacciarini, hanno davvero corso un grande rischio che avrebbe compromesso la stagione di entrambi.Non c’è alcun dubbio adesso, che la società di Paolo Bartolucci, meriti fragorosi applausi dai suoi sostenitori per l’efficienza dimostrata. I risultati, non vengono solo disponendo di bravi giocatori e di un competente allenatore ma anche per una certa organizzazione. Archiviato per il momento questo “fattaccio” intorno alla squadra c’è molta soddisfazione oltre per i lusinghieri risultati centrati anche per il continuo utilizzo dei suoi giovani del vivaio, sempre più inseriti nel contesto vero di squadra.
Leonello Carloni

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