BASTIA UMBRA Una giornata col cuore in gola. Il tam-tam delle prime ore, poi, ancora una volta, la conferma dal profilo del sindaco Paola Lungarotti: in città ci sono altri due casi di positivi al coronavirus. E non sono casi normali. Perché il Covid-19 ha inchiodato un’intera famiglia, compreso un minorenne. Quindi non solo l’uomo che è in terapia intensiva all’ospedale di Perugia dopo esser passato qualche giorno prima in quello di Foligno (escluse conseguenze per gli operatori che nella permanenza breve dell’uomo arrivato con una brutta influenza, sette-otto minuti, hanno indossato i dispositivi di emergenza mentre lui aveva indossato correttamente la mascherina), ma anche la donna da cui ha avuto il figlio.

LE PAROLE DEL SINDACO
Il sindaco Lungarotti si è affidata ai social per tenere la città informata prima e dopo il vertice al Coc per fare il punto della situazione. Che viene definita tranquilla. Proprio il sindaco Lungarotti ci tiene a rassicurare la cittadinanza «Il momento è delicato-spiega al telefono- ed è normale che la gente sia preoccupata. Voglio però invitare alla calma e rimarcare che c’è un sistema sanitario che ci protegge e sta facendo il possibile per contenere il contagio. È indispensabile da parte di ogni cittadino assumere comportamenti responsabili per arginare la diffusione del virus evitando innanzitutto i luoghi affollati». Il primo cittadino ha incontrato due volte lo staff di emergenza civile al Centro operativo comunale che
va attivato in questa situazione. «Il centro operativo comunale – fa sapere il sindaco – si è riunito alla presenza del dottor De Angelis che in rappresentanza dell’Asl 1 ha confermato
l’attività in corso di prevenzione da parte dell’azienda sanitaria inerente ai contatti dei due familiari del nostro cittadino, risultati anch’essi positivi al Covid- 19. Viene
garantito il massimo monitoraggio da tutte le istituzioni e personalmente continuerò a tenere informata la cittadinanza».

GLI ACCERTAMENTI DELLA ASL
Cioè è scattata l’indagine epidemiologica sui contatti che le tre persone (compreso il minorenne) risultati positivi al Covid-19 hanno tenuto in questi giorni. Per quanto riguarda
l’uomo che è stato intubato all’ospedale di Perugia dopo l’aggravarsi delle condizioni di salute, il suo comportamento è stato particolarmente attento e scrupoloso come è stato ricordato dalla mamma del minorenne nelle chat in cui ha avvisato del rischio e delle misure che erano state perse prima che anche lei e suo figlio risultassero positivi al tampone.

FAMIGLIE CONTATTATE
La Asl ha iniziato a contattare soprattutto le famiglie dei compagni di classe del minorenne contagiato e stava valutando le misure da prendere, compresa quella della sorveglianza
sanitaria stretta (quarantena) legata all’eventuale isolamento domiciliare. Che è scattato immediatamente per i due nuovi positivi, ma mamma e figlio già si erano comportati adeguatamente non appena accertata la positività del familiare.
Insomma, il sistema ha funzionato. Il fatto che le scuole sono chiuse da qualche giorno, aiuta a tenere sotto controllo la situazione.

GLI UNIVERSITARI
Intanto a proposito di scuole studenti in isolamento, l’Adisu ha stretto un accordo con la società Serenissima Ristorazione per la consegna dei pasti degli studenti universitari fuori sede (nove in tutto) che sono in isolamento dopo i conttati che hanno avuto con un soggetto positivo a Ingegneria.

Luca Benedetti
Massimiliano Camilletti

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