Il rovescio della medaglia è rappresentato dall’incapacità di fare squadra-In sofferenza appaiono l’artigianato, il manufatturiero e soprattutto l’edilizia
BASTIA UMBRA – Nonostante la crisi, l’economia bastiola tiene. Stando ai dati diffusi dall’osservatorio dell’Unione italiana delle Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, nel secondo trimestre 2012 nel territorio si contano infatti 2.644 imprese attive, di cui 2.192 con sede a Bastia Umbra, registrando un +3,42% in rapporto alla Provincia di Perugia e segno più rispetto al 2011 (+17unità). Anche se in flessione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, che aveva registrato un incremento di 29 unità, il dato conferma comunque una tendenza incoraggiante.
A trainare il carro è in buona parte il commercio, anima e vocazione dell’economia bastiola, che dall’inizio dell’annoha registrato unincremento di ben 14 unità rispetto al 2011.Un dato positivo che, però, non deve generare eccessivo ottimismo.Come nel resto della regione, infatti, anche localmente si registra un diffuso e generalizzato calo dei consumi a causa del quale più di un’attività commerciale ha inevitabilmente chiuso i battenti.
Pur tra molte difficoltà, tuttavia, le saracinesche restano alzate (o abbassate per breve tempo) grazie a un’elevata rotazione delle attività, il quale riflette il dinamismo di una postazione commerciale che, nonostante la crisi,continua ad essere molto ambita.
Il rovescio della medaglia è però rappresentato dalla frammentazione del settore,perlopiù incapace di fare squadra nonostante gli sforzi compiuti dalle associazioni di categoria. Ne è un esempio lampante la cancellazione, da parte del consorzio di commercianti City Mall, della notte bianca del 1˚ luglio in coincidenza con l’inizio dei saldi, che a fronte di un ammanco di 3.500 euro di contributi da parte dei commercianti ha fatto sfumare potenziali incassi per centinaia dimigliaia di euro.Basti pensare che nel 2011,nonostante la pioggia,20.000 presenze avevano prodotto incassi per oltre 375.000 euro.In affanno, invece, gli altri settori, su cui si riflettono gli effetti della contrazione del mercato, ampliandoglieffetti negativi della crisi economica. A soffrire, nella fattispecie, sono i settori dell’artigianato e del manufatturiero (che nel secondo trimestre 2012 registrano rispettivamente -1 e -2 unità rispetto al 2011) e soprattutto del comparto edilizio, quello più in difficoltà, che registra un calo di 5 unità e peggiora
il dato del primo trimestre (-3 unità), a fronte dell’incremento di 10 unità dello stesso periodo del 2011.Speranze di ripresa per il settore delle costruzioni giungono dall’amministrazione comunale, al lavoro per stringere i tempi su alcune partite in campo urbanistico ed edilizio, con l’intento di dare una spinta al settore favorendo una lenta e graduale ripresa.
di Sara Caponi
ESERCENTI
LE RICHIESTE DEGLI ADDETTI AI LAVORI
PIÙ ATTENZIONE DA PARTE DELLE ISTITUZIONI
E UN PIANO DI MARKETING URBANO
BASTIA UMBRA Cavallo di battaglia e cuore pulsante dell’economia locale, a Bastia Umbra il commercio tiene, ma con grandi sforzi da parte delle associazioni di categoria le quali lamentano un “inadeguato sostegno istituzionale nonostante il settore contribuisca per il 40% alle entrate comunali”. Incremento di promozione e risorse in bilancio,ma soprattutto maggiore condivisione di intenti e un piano di marketing urbano: sono queste le richieste avanzate dall’ascom, impegnata a promuovere la città come “centro commerciale naturale” che si affermi come polo di attrazione per i nuovi clienti e volano per l’economia locale. Basti pensare, come qualcuno rileva, che “un sabato medio a Bastia Umbra è in grado di generare potenzialmente un indotto stimato in oltre un milione di euro, se si considera un incasso giornaliero medio di 2.500euro per attività moltiplicato per il numero di esercizi presenti sul territorio, circa 430”.

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