IL NODO

BASTIA UMBRA Era il 9 agosto del 2015 quando una tromba d’aria scoperchiò la tendostruttuta di XXV aprile. Sono passati quasi otto anni ed è ancora scoperta. Una lunga storia insomma, che passa dalla verifica dei danni all’intervento di protezione della struttura del tetto in legno per preservarla e riutilizzarla in breve tempo, ma che sembra ancora lontana dal chiudersi.Nel 2016 la giunta decise di dare corso al recupero, sostituendo il tipo di copertura appoggiata sulla struttura in legno lamellare ancora presente. Il Piano di lottizzazione San Marco prevede che dovrà essere adibita a palestra della vicina scuola di XXV Aprile la cui costruzione, inizialmente bloccata da un ricorso della società arrivata seconda in graduatoria, parte e si conclude (solo parzialmente ma in modo da consentirne l’agibilità parziale), con l’inaugurazione il 21 settembre 2019. Si apre quindi il contenzioso con la ditta appaltatrice per lavori fatti male e le opere esterne non completate. Quanto alla tendostruttura, nel maggio 2021 parte il cantiere la cui conclusione dovrebbe arrivare entro un anno. L’impianto dovrebbe disporre di duecento posti a sedere. Lavori da 1,2 milioni per un impianto a disposizione della scuola e delle società di pallamano, pallavolo, basket e calcetto. Oltre al campo di gioco sono previsti anche magazzini, bar e quattro spogliatoi. Dai primi mesi del 2022 però la ditta appaltatrice è sparita. I lavori sono fermi da quasi due anni. Non si può dire con certezza se e quando riprenderanno e se la struttura in legno lamellare, esposta per tutti questi anni alle intemperie, sia ancora utilizzabile. Quel che è certo che al momento nessuna società sportiva di Bastia può disporre di una struttura coperta per disputare i propri campionati.Massimiliano Camilletti

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