IL CASO

BASTIA UMBRA Bastiolo vittima del­la truffa del bancomat. Credeva di aver venduto on line due qua­dri ad un appassionato d’arte, in­vece si è ritrovato ad aver versato i soldi ad un truffatore. L’autore della truffa, residente in Veneto, è riuscito a confondere così bene il venditore bastiolo tanto da in­durlo a inviargli i soldi, quando invece avrebbe dovuto riceverli. Per definire la compravendita Io ha convinto infatti a recarsi pres­so uno sportello bancomat per ri­cevere il denaro.

Qui, però, il falso acquirente ha fornito all’ignaro venditore le in­ formazioni sbagliate. Resosi con­to del raggiro subito, il bastiolo truffato ha tentato inutilmente di telefonargli per provare a rientra­re in possesso del denaro. Il tele­fono però, com’era prevedibile, è risultato sempre spento. A quel punto non gli è restato altro da fa­re che rivolgersi alla stazione dei carabinieri di Bastia che dipende dalla compagnia di Assisi guida­ta dal capitano Vittorio Jervolino. Le indagini dei militari han­no portato all’individuazione dell’autore della truffa che è stato denunciato. Seguendola tenden­za in crescita degli acquisti effet­tuati on line, anche i furti telema­tici hanno visto un exploit senza precedenti con la diffusione del Covid-19. Se possibile, negli ulti­mi due anni le frodi tramite web sono cresciute addirittura di più delle compravendite. Gli autori di queste truffe si muovono age­volmente dietro lo schermo di un computer o di un telefonino. «Per contrastarli – fa sapere l’Ar­ma dei carabinieri – ci stiamo muovendo capillarmente attra­verso le nostre stazioni dislocate su tutto il territorio. Promuovia­mo ed organizziamo continui se­minari informativi verso la citta­dinanza con lo scopo, appunto, di fornire notizie per riconoscere i potenziali truffatori evitando così spiacevoli sorprese-.

M.Cam.

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