cacciavillAMBIENTE La fiera dedicata all’attività venatoria a Umbria Fiere dal 15 al 17 maggio: anche campi di tiro a volo

PERUGIA (AleBor) A grande richiesta, quest’anno le armi si potranno anche testare direttamente. E’ uno degli aspetti innovativi con cui “Caccia Village”, la più grande fiera del Centro Italia dedicata all’attività venatoria, alla pesca e al tiro a volo, si appresta a tagliare il traguardo della sesta edizione, la terza ospitata a Umbria Fiere di Bastia Umbra, dal 15 al 17 maggio. La mostra mercato che l’anno scorso ha sfiorato i 37mila ingressi, con un volume di affari superiore al milione di euro, quest’anno conta su più di 17.500metri quadrati coperti di spazi espositivi e circa 7mila all’aperto, con 300 espositori pronti a presentare le “primizie” per il settore, dall’abbigliamento tecnico, alle armi, alle attrezzature, agli accessori, fino al turismo venatorio e ai prodotti capaci di allettare i collezionisti. E stavolta la fiera sarà anche buon cibo, grazie a una tensostruttura di mille metri quadrati. Ma Caccia Village resta fedele alla tradizione confermando la formula “mista” che uniscelato commerciale e culturale. Fra gli appuntamenti di approfondimento tecnicoscientifico, in particolare, si prepara un’intera giornata sul tema della caccia di selezione (16 maggio), dalla balistica alle ottiche alla trofeistica, a cura dell’Urca Umbria. “L’obiettivo è crescere ancora e offrire al pubblico e agli operatori un’opportunità unica di conoscenza e incontro”, ha precisato Riccardo Ceccarelli, responsabile culturale Caccia Village, che ieri, al fianco di Andrea Castellani, presidente di Fiera Show che organizza l’evento, ha illustrato l’iniziativa. Lo stesso presidente di Umbria Fiere, Lazzaro Bogliari, ha sottolineato che Caccia Village è una manifestazione “in linea con il nostro progetto, perché una fiera deve, sì, essere una bella esposizione,ma anche parlare al mondo, risvegliare un dialogo legato al settore, far acquisire conoscenze particolari”. Un valore aggiunto che si coniuga con quello prettamente economico: “Ricordiamoci – ha aggiunto Bogliari – che i visitatori creano un indotto particolare, un’economia che non va sottovalutata. Quello creato da Umbria Fiere, che quest’anno peraltro punta su 15 esposizioni, è stimato in trenta milioni”. Nello specifico, che al mondo venatorio sialegato un cospicuo giro di affari anche in Umbria è confermato dal vicepresidente nazionale di Federcaccia (e consigliere regionale) Massimo Buconi: se in Italia si stimano un volume di affari da tre miliardi di euro conil coinvolgimento di circa 44mila addetti di attività economiche riferibili alla caccia e all’indotto, a livello locale ci sono circa 28mila cacciatori (umbri e non) che spendono ogni anno minimo 450 euro per la licenza lasciando sul territorio almeno altri 500 euro. E si tratta di “una stima al ribasso”. Fernanda Cecchini, assessore al ramo, ha collegato il sostegno della Regione all’evento proprio “all’opportunità che esso offre all’Umbria e a tutta l’Italia centrale attirando molti visitatori”. “Sarà anche un modo per confrontarsi sulle tematiche più attuali”, ha aggiunto citando “la sfida dei prossimi mesi, ossia la riorganizzazione di funzioni, uffici e personale per dare vita a un percorso nuovo e a un rapporto più diretto con gli Atc, dopo decenni di‘triangolazione’ fra questi organismi, la Regione e le Province”. Grande attrazione di Caccia Village saranno, come detto, le otto linee di tiro a volo di cui ha parlato Federico Franchi: a poche centinaia di metri dalla fiera, saranno collegate ad essa da navette in modo continuativo. Presenti alla fiera le principali case armiere italiane e non, tra cui Beretta, Browning,Winchester. E come testimonial dei campi di tiro a volo è atteso Raniero Testa, campione del mondo. Non mancheranno presentazioni di prodotti in anteprima. Tra le chicche, un percorso museale a cura di Calibro 16 con armi che hanno segnato la storia; tra queste, il semiautomatico da caccia di Alberto Burri, un Belladonna appartenuto al Maresciallo d’Italia Rodolfo Graziani,in omaggio al centenario dell’artista tifernate. “Quest’anno è mancato Ivo Angeli, grande coordinatore dell’esposizione cinofila – ha ricordato infine Ceccarelli – Le associazioni si sono messe al lavoro per crearne una all’altezza di una persona che alla cinofilia ha dedicato la sua vita”.

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