di ADRIANO CIOCI
BASTIA – ”Bastia, città-mercato”, da semplice slogan, coniato dieci anni fa, a progetto concreto. E’ il tracciato che Marco Caccinelli, presidente della Confcommercio di Bastia, intende percorrere dopo un’attenta riflessione generata da diverse battute d’arresto, come la chiusura di alcuni esercizi, il minor afflusso di persone e la valutazione intorno ai risultati economici delle attività esistenti. Si parla di situazioni “meno brillanti” rispetto all’anno passato, per almeno un 10% dei negozi. Un dato che, ricondotto alla vocazione primaria della città, potrebbe destare preoccupazione.
«L’obiettivo del piano – dice Marco Caccinelli – è quello di portare più gente a Bastia, attingendola dal suo bacino tradizionale che va da Perugia a Foligno. Occorre un richiamo concreto, in grado di soddisfare la clientela e dare ad essa l’opportunità che ritorni ogni volta che abbia esigenze di acquisto. E’ la cosiddetta fidelizzazione». Come farlo? Caccinelli intende animare il territorio con eventi ed iniziative, in collaborazione con il Comune, capaci di attrarre interesse. «Il programma – dice – dovrà toccare non solo il centro storico ma l’intero territorio ed essere distribuito in tutto l’anno. Dopo aver raggiunto questo obiettivo, si pensa di proporre ai nostri clienti una carta fedeltà che li premierà con degli sconti, denaro utilizzabile negli stessi negozi del mercato». Ma è sulla “città accogliente” che si giocano le carte del futuro, tesi che si raccorda ad una viabilità efficiente e un arredo urbano di standard elevato.
«Va realizzato – continua l’esponente della Confcommercio – un itinerario commerciale da “Bastia 2” fino a Via Firenze, passando per il recupero dell’ex-mattatoio, il parcheggio sotterraneo pluripiano di Piazza del Mercato, il recupero dei vicoli del centro storico e la costituzione di un centro commerciale all’aperto. In questo contesto va inserito il discorso sul sottopasso di Via Firenze, arteria che è elemento fondamentale del segmento commerciale. Qui la proposta è nuova, avveniristica. Non si tratta di suggestione: andrebbe costruito un lungo tunnel ad iniziare dal palazzo della farmacia comunale, sottopassando la ferrovia e uscendo in prossimità del Monastero di Sant’Anna, uno dei monumenti più cari alla città. In questo modo il lungo tratto di Via Firenze, dall’attuale passaggio a livello sino all’ingresso del centro storico, sarebbe liberato dalle auto e votato soltanto per i pedoni. Una conquista che la città avrebbe il diritto di meritare».
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