Futuro e libertà Franco Zaffini: momento storico per la regione. A giorni il simbolo del movimento e le linee programmatiche
Convention a Bastia il 6 e 7 novembre. Urso: 5mila adesioni e 100 testate accreditate
PERUGIA – Gianfranco Fini lancerà dall’Umbria il “Manifesto per l’Italia”, l’appello al Paese che chiuderà il primo meeting di Futuro e libertà segnando l’avvio della fase costituente del movimento del presidente della Camera e che avrà il suo apice a Milano, nell’assemblea che si terrà dal 14 al 16 gennaio.
A giorni, fa sapere il vice ministro all’Economia, Adolfo Urso, ieri a Perugia per presentare il meeting, arriverà anche il simbolo di Fli. Per il manifesto fondativo, l’appello all’Italia e soprattutto il confronto programmatico dei futuristi bisognerà attendere una manciata di giorni: Futuro e libertà si ritroverà a Perugia e Bastia Umbra tra il 6 e 7 novembre per il primo appuntamento ufficiale dopo Mirabello e che, secondo Urso, “avrà il compito di riallacciare il legame tra politica, territorio e cittadini”.
Due giorni di confronto per cui già sono arrivate 5mila adesioni, oltre 100 testate accreditate ed un programma che prevede appuntamenti al centro fieristico Umbria Fiere e al centro congressi Quattro Torri di Perugia. Ieri, insieme al coordinatore regionale umbro di Fli, Franco Zaffini (che ha definito “una fortuita e fortunata coincidenza il fatto che Fli cominci il proprio cammino dall’Umbria”), al  coordinatore provinciale Valerio Bazzoffia ed alla deputata Catia Polidori, Urso (che ha annunciato “nuovi ingressi in Fli, anche di parlamentari, la prossima settimana”) ha anticipato il programma dell’evento: “Si inizierà alle 15 per andare avanti sino a notte inoltrata, per consentire a tutte le componenti che si sono evidenziate in questi mesi di portare il loro contributo di idee e proposte”. Nella tarda mattinata di domenica 7 novembre le conclusioni, con l’illustrazione del Manifesto per l’Italia e l’intervento-appello di Fini. Il presidente della Camera sarà anche a Perugia, per far nascere il coordinamento dei giovani futuristi.
“Non stiamo costruendo una nuova An – ha ribadito Urso – nè un partito che si contrappone alla Lega, ma un nuovo soggetto politico di centrodestra che si candida ad elemento di spinta propulsiva dell’intera coalizione. Un soggetto politico aperto, inclusivo, laico, riformista e modernizzatore, che vuole portare in Italia quello che altrove il Partito popolare europeo”.
Infine Urso, convinto che il paese abbia “bisogno di riforme, anche della giustizia, ma non di elezioni”, ha annunciato che dall’assemblea di Milano in gennaio “uscirà la proposta di un nuovo patto nazionale, da sottoscrivere per rilanciare l’Italia a 150 anni dalla sua Unità”.
Il vice ministro Urso ha poi parlato della questione del Secolo, la testata storica della destra italiana. Urso ha definito “una follia” l’ipotesi che “possa essere soffocata una voce libera come quella del Secolo”. “C’è chi sta operando – ha detto Urso – per uccidere un’esperienza storica che appartiene alla destra italiana. Questo provocherebbe una frattura insanabile – ha precisato – con gli ex colonnelli di An”.di ANDREA LUCCIOLI

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