Questa , la breve storia agonistica ed umana di un ragazzo di 15 anni , consumatasi in meno di un mese , ma partita da lontano , attraverso le sue prime esperienze motorie polivalenti , a quelle più recenti , dedicate al Lancio del Martello , vuoi per coerenza ….familiare ( suo fratello più grande lancia lo stesso attrezzo da quando aveva la sua età ) , oppure per vocazione strutturale ( l’antropometria lo agevola ) . Questo è Federico Mencarelli , classe 2001 , fisico possente , mentalità apparentemente sfuggevole ,  molto maturato in questi ultimi tempi , forse complice la coscienza di valere qualcosa dal punto di vista sportivo , consapevolezza maturata questa estate , nel vedere il suo attrezzo volare lontano , negli allora rari momenti di esecuzione tecnica accettabile in questa difficile disciplina atletica . Nel secondo week end settembrino , si disputano i Campionati Regionali della sua categoria , i Cadetti , in quel di Narni , selezione inappellabile in funzione dei campionati Italiani di Categoria , in cui la Regione Umbria decide la sua formazione definitiva . Dopo diversi anni cade il primato regionale con una bordata di metri 52,70 , che gli assicura il titolo di Campione Regionale con un miglioramento di oltre 7 metri . Una settimana più tardi a Campobasso , il tradizionale Trofeo “ Musacchio “ , mette a confronto 8 Regioni del centro sud . Vince anche in questa occasione , confermando il suo valore metrico su distanze simili , dopo un inizio incerto . Nell’aria veleggia una sottile vena di ottimismo , circa le sue ancora non completamente esplorate potenzialità martellistiche . La risposta , come diceva Bob Dylan nel 1962 , soffia nel vento , il vento carico di umidità della Regina della mela della Val di Non . A Cles , infatti , nel corso dei Campionati Italiani Cadetti/e , che da anni chiudono l’attività agonistica nazionale ( 10 anni fa fu proprio Bastia Umbra ad ospitare questa bella manifestazione ) , tutto si consuma nei primi 3 lanci . Giunto a questo appuntamento con la 4a prestazione Italiana di categoria , si trovava subito in testa al primo lancio , anche se di poco sfiorato il nullo per caduta dell’attrezzo vicinissimo al limite di settore . Gli altri arrancavano alla meglio . Il capolista stagionale era letteralmente irriconoscibile tecnicamente , perché , preso dalla tensione , mandava per tre volte il suo attrezzo sulla rete , il secondo , dopo un nullo iniziale , superava Federico , che nel frattempo si era portato a 55,09 , di 1 solo centimetro , andando in testa con 55,10  . Messo alle corde dalla reazione del toscano , metteva insieme tre giri di insospettabile freddezza , risorpassandolo di 37 cm . Questo botta e risposta metteva in crisi il livornese che inanellava due nulli di seguito , mentre Mencarelli validava la sua prestazione con lanci simili per metraggio . Molta tensione per l’ultimo lancio del toscano , ma poco dopo , il tabellone , impietoso , segnava la sconfitta di quest’ultimo ed automaticamente la vittoria del bastiolo che , nonostante la vittoria in tasca sicura , si esibiva nel suo ultimo lancio , con un tentativo eseguito senza paura , ma con troppa foga , scuotendo la rete della gabbia con la sua martellata finale .  Dopo aver incassato i complimenti degli addetti ai lavori e non , soprattutto quelli commossi del sottoscritto , già mi faceva domande su quello che lo aspettava il prossimo anno con il martello più pesante di 1 chilo . Ma la strada è tracciata e gli occhi dell’anima guardano lontano , con la certezza che la sua spregiudicata freschezza giovanile , lo porterà ancora a realizzare sogni non più proibiti .

 

 

Claudio Lazzari

 

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