BASTIA UMBRA «DUBBIO VALORE CULTURALE» LA SECONDA edizione di «Dolcemente Bastia» non è ancora un evento ufficializzato, sarà presentato in conferenza stampa lunedì pomeriggio, ed è già fonte di aspre critiche. Giovedì in Consiglio comunale Nadia Cesaretti (Pd) è stata molto critica per lo stanziamento di 15mila euro dal Comune che affiancano altri 30mila euro messi a disposizione dalla Regione attingendo a fondi europei destinati alla valorizzazione di prodotti tipici locali. «E’ un’iniziativa — sostiene una nota del Pd — di dubbio valore culturale e di scarsa efficacia commerciale, che impegna la somma di 45mila euro, cifra spropositata se si considera il particolare momento di austerità e difficoltà in cui si trovano tutte le categorie sociali». Nadia Cesaretti ha anche lo scarso valore culturale della manifestazione in aperta polemica con il vice sindaco e assessore alla cultura Rosella Aristei che è l’ideatrice della rassegna. Per il Pd si tratta dell’ennesima iniziativa-contenitore, in stile «festa dei Balocchi». Estremamente critico anche il circolo locale di Rifondazione comunista che, per bocca della segretaria Amelia Rossi dichiara di non «avere nulla contro la manifestazione in sé, ma è incettabile che una festa di questo tipo sia interamente finanziata con fondi pubblici».

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