Tentata truffa: chiedevano soldi da destinare ai più deboli all’ingresso di Umbriafiere

BASTIA UMBRA Chiedevano donazioni in denaro da destinare a persone non udenti, disabili e bambini in condizioni di difficoltà, ma era solo un modo per fare soldi facilmente puntando sul buon cuore della gente. Sono stati segnalati dagli addetti alla vigilanza, poi individuati e denunciati dagli agenti della polizia di Stato del Commissariato di Assisi: si tratta di nove persone, con cittadinanza romena, di età compresa tra i 22 e i 35 anni, che dovranno rispondere del reato di tentata truffa e sostituzione di persona. I fatti si sono verificati in occasione della recente edizione di “Agriumbria“ che ha richiamato tanta gente a Umbriafiere, con i nove che sono stati individuati grazie ai servizi di ordine e sicurezza pubblica predisposti dalla Questura di Perugia. Nello specifico, le nove persone sono state notate da personale della vigilanza mentre, spacciandosi per personale appartenente a un’associazione benefica, chiedevano ai passanti donazioni di denaro da destinare a persone non udenti, disabili e bambini in condizioni di difficoltà. Il vigilante, intuendo che ci fossero aspetti poco chiari, ha quindi richiesto l’intervento della polizia di Stato. I poliziotti del Commissariato di Assisi, giunti sul posto, hanno avvicinato le nove persone e, appurato cosa stavano facendo, di fatto una truffa, le hanno accompagnate presso l’ufficio di polizia per l’identificazione. Al termine delle attività di rito, i nove soggetti sono stati denunciati all’autorità giudiziaria: dovranno rispondere del reato di tentata truffa in concorso e sostituzione di persona. Nei loro confronti, inoltre, è stato emesso l’ordine di allontanamento con divieto di ingresso nel centro fieristico, oltre alla sanzione amministrativa prevista dal Regolamento urbano del Comune di Bastia. Sempre nell’ambito dei servizi predisposti in occasione di Agriumbria, anche altre due persone sono state raggiunte dal citato provvedimento amministrativo, poiché sorprese a tenere una condotta in contrasto con il diritto di libera fruizione dell’area da parte della cittadinanza.

Maurizio Baglioni

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