EMERGENZA-DROGA INDAGINE PARTITA DA ASSISI STAVA RIENTRANDO in casa dopo aver seguito una lezione all’Università, quando è stato minacciato con un coltello alla gola da un uomo che voleva i soldi. «Non ne ho, lasciami andare», continuava a ripetergli lo studente, finché alcuni passanti, notata la preoccupante scena, hanno avvertito i carabinieri, che dopo un breve inseguimento hanno bloccato il rapinatore. Ma resta il terrore vissuto dal diciannovenne originario di Torino ma residente in provincia di Cosenza, che giovedì sera intorno alle 19.30 se l’è vista davvero brutta in via Annibale Vecchi, nel cuore del quartiere di Elce. Il ragazzo infatti è stato aggredito da Ahmed Ahmed, tunisino di 24 anni già conosciuto per trascorsi di droga e altre rapine, che con quel coltellaccio da cucina pretendeva di farsi consegnare il portafogli. LA SCENA però non è passata inosservata, le urla del ragazzo hanno attirato l’attenzione di alcuni passanti. Uno di loro, col telefonino, ha segnalato al 112 il tentativo di rapina al quale stava assistendo in diretta. La «gazzella» è subito arrivata davanti al supermercato Coop, proprio nel momento in cui la vittima era riuscita ad allontanarsi di qualche metro dal rapinatore. Quest’ultimo, infatti, avendo notato i carabinieri, aveva mollato la presa e si era messo a correre nel tentativo di far perdere le proprie tracce. LA GENTE E I MILITARI della pattuglia si sono messi a inseguirlo e l’arresto si è materializzato poche decine di metri più in là. Durante la colluttazione — o meglio, quando il nordafricano è caduto a terra, spintonato — dal giubbotto del tunisino è spuntato il coltello, uno di quelli da cucina lunghi circa 30 centimetri. Dopo aver ammanettato lo straniero i carabinieri del Nucleo operativo radiomobile (diretto dal tenente Pier Giuseppe Zago) sono andati a sincerarsi delle condizioni del ragazzo, illeso ma ovviamente intimorito dalle minacce subìte per alcuni interminabili minuti. GLI ACCERTAMENTI sono proseguiti in caserma fino a tarda sera: è stata presa la denuncia dello studente e redatto il verbale d’arresto dello straniero. L’indagato, senza fissa dimora — è emerso dall’archivio — era già finito nei guai per questioni legate allo spaccio di sostanze stupefacenti, nonchè per altre rapine. Un «recidivo», dunque. DELL’EPISODIO è stato ovviamente messo al corrente il magistrato di turno, il pubblico ministero Antonella Duchini, la quale ha ricevuto gli incartamenti e disposto l’arresto. Ora Ahmed Ahmed si trova nel carcere di Capanne con l’accusa di tentata rapina aggravata e presto verrà interrogato dal giudice.

di ENZO BERETTA

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