La manifestazione sarà all’Umbriafiere dal 3 all’11 marzo
PERUGIA – NUOVI MONDI e nuovi modi dell’abitare, costruiti per «inquilini sempre più nomadi e resilienti»: Expo Casa arriva alla XXXVI edizione con tantissime novità e apre le porte ai
visitatori dal 3 all’11 marzo all’Umbriafiere di Bastia. La manifestazione è stata illustrata ieri da Aldo Amoni, presidente di Epta Confcommercio, la società che organizza l’evento, presenti anche Paolo Belardi, direttore dell’Accademia di Belle Arti con la quale è nata una solida collaborazione e Franco Giacometti a capo di Tecla. Nel contenitore di Expo-Casa, 24.000 metri quadrati espositivi, 8 saloni tematici, 500 stand, sfilerà il mondo dell’edilizia più all’avanguardia, l’arredamento e l’abitare sostenibile. Focus anche sulla ricostruzione: all’Umbriafiere quest’anno ci saranno anche 10 micro-case antisismiche per rimarcare la necessità di affrontare i temi della ricostruzione attraverso l’uso di materiali della tradizione come legno e canapa, mettendo al centro dell’attenzione le vite e le emozioni di chi le abita. «LA NOSTRA manifestazione – dice Amoni – è riuscita a crescere e a cambiare, superando la crisi di questi anni e continuando a regalare al pubblico un’esperienza sempre più bella. Non potrei essere più entusiasta e orgoglioso delle idee, delle novità e di tutti i progetti che abbiamo messo in campo, anche grazie alla collaborazione d’eccellenza con l’Accademia Pietro Vannucci di Perugia. Non siamo più una fiera di settore, ma una grande esposizione che offre qualità, innovazione, grandi marchi e ospiti eccellenti». PER ABITARE dovunque e comunque (less things, more links): è lo slogan ideato per l’edizione pronta a tagliare il nastro sabato 3 marzo. «Un’edizione – spiega Belardi – che supera l’idea
stereotipata della casa tradizionale, anticipando le qualità delle abitazioni del futuro che dovranno adeguarsi sempre più al carattere nomade e alla capacità di resilienza degli inquilini». Riflettori puntati anche sull’estetica dell’allestimento: a caratterizzare l’esposizione sarà infatti un percorso ideato e curato dall’Accademia, per migliorare ancora di più l’esperienza del visitatore. Riconfermata la «grande porta» che accoglierà il pubblico, la biglietteria d’ingresso e «Artquake» realizzato da un’equipe interdisciplinare dell’Accademia e dell’Università di Perugia. Ma l’Expo punta addirittura sugli effetti speciali con lo «Stark space», un allestimento in cui vivere un’esperienza emozionale immersi in uno spazio caratterizzato da proiezioni ed effetti interattivi. Silvia Angelici

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