IMPRENDITORI, POLITICI e rappresentanti delle categorie produttive. Erano in tanti ieri matina al Centro congressi di Umbriafiere per assistere al gran finale della convention di «Futuro e Libertà» e all’attesissimo discorso di Gianfranco Fini sul futuro del movimento e dei rapporti con il governo Berlusconi.A SALUTARE il leader regionale di Fli Franco Zaffini, il vecchio amico Learco Saporito, il Rettore dell’Università di Perugia Francesco Bistoni con il preside di Medicina Luciano Binaglia, il Rettore della Stranieri Stefania Giannini, che ha presenziato a tutti i lavori della convention, il direttore di Gepafin Marco Tini, il direttore della Cna Umbria Paolo Arcelli, il presidente di Confapi regionale Gabriele Chiocci, l’ex senatore dell’Udc Maurizio Ronconi, l’ex consigliere comunale di Perugia Daniele Porena, il presidente di Umbriafiere Lazzaro Bogliari, impegnato a scattare foto con il cellulare. Non sono mancati poi anche anche imprenditori di livello come Paolo Caporali, titolare della Liomatic. Particolarmente interessato ai lavori l’ex consigliere de La Destra Aldo Tracchegiani: «Ho un passato dentro An, che mi ha spinto a essere qui oggi. Nei giorni scorsi abbiamo avuto numerosi contatti con Fli e mercoledì il direttivo regionale deciderà se confluire nel nuovo soggetto politico facente capo a Fini». ZAFFINI, soddisfatto, ha commentato: «La manifestazione ha avuto un enorme successo, infatti abbiamo dovuto installare un maxi-schermo nel piazzale per consentire a tutti di partecipare all’evento. Devo ammettere che la scelta dell’Umbria come location per presentare il nuovo progetto politico ha rappresentanto quel pizzico di ‘fattore C’, che abbiamo valorizzato grazie a un’organizzazione perfetta. Per quanto mi riguarda, mai come ora ho sentito di dover fare il grande passo e aderire a Fli». TRA PULLMAN di simpatizzanti e visitatori dell’ultimo momento, erano in totale oltre 5mila le persone presenti alla convention, che nella notte tra sabato e domenica ha registrato un inedito fuori programma nell’incontro tra Fini e i ragazzi di Generazione Italia. Dopo aver ascoltato le proposte dei giovani (quelle dell’Umbria sono state illustrate dalla ternana Chiara Grisci), il presidente della Camera, invece di limitarsi al saluto ufficiale, si è intrattenuto con i ragazzi al Centro congressi Quattrotorri, esortandoli a «essere intransigenti, ma mai estremisti, perché il futuro non è vostro se non ve lo prendete». Alla fine dell’incontro, Fini ha indossato, contro ogni protocollo, il dono dei ‘suoi’ giovani: una felpa blu con la scritta «Generazione Italia».
MA NON SONO MANCATI nella giornata conclusiva dei lavori anche esponenti politici umbri, che si sono alternati sul palco di Umbriafiere: dalla ‘mente’ della Fondazione «Farefuturo» Alessandro Campi al ministro delle Politiche comunitarie Andrea Ronchi, che ricordando le sue origini umbre e il padre, non ha nascosto commozione: «Qui ho vissuto il periodo più bello di tutta la mia vita». DAL PUNTO DI VISTA logistico, tutti i parlamentari partecipanti alla convention sono stati ospitati all’Hotel Brufani di Perugia, compresa l’umbra Catia Polidori, che sabato pomeriggio ha arringato la platea, ricordando l’importanza dell’appuntamento. Un migliaio le prenotazioni di alberghi effettuate dall’organizzazione, ma molti hanno scelto il «fai da te», facendo registrare il ‘tutto esaurito’ nell’intero comprensorio di Assisi-Bastia. MASSICCIO inoltre lo spiegamento di forze dell’ordine, che hanno presidiato tutta la zona di Umbriafiere, dirottando parte del traffico in transito nella zona industriale. I lavori della convention si sono svolti in modo estremamente ordinato, fatta eccezione per qualche protesta all’interno della platea, a causa dell’affollamento record in sala. Terminata la manifestazione, Gianfranco Fini si è fermato per un brindisi con i suoi fedelissimi, per poi ripartire subito in direzione di Roma. Alcuni lo hanno seguito; altri, come Fabio Granata, ne hanno approfittato per visitare il centro storico di Perugia, pranzando con un panino nello storico Bar Turreno insieme alle guardie del corpo. Il tutto, tenendo l’occhio rivolto alla partita Lazio-Roma, per dimenticare le fatiche della convention.  
di CRISTINA BELVEDERE
Nazione-2010-11-08-Pag02 

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