BASTIA UMBRA Seduta un po’ particolare per l’assenza di alcuni componenti dell’assise, uno su tutti del Sindaco Paola Lungarotti, sostituita nel ruolo dal vicesindaco Francesco Fratellini.
Dopo la consueta approvazione del verbale della precedente seduta, si è passati alla discussione della variazione del bilancio di previsione 2022-2024, dettata principalmente dall’esigenza di fronteggiare l’aumento vertiginoso dei costi di energia elettrica e gas, stimato in circa 440.000€, fino a fine anno, a fronte del quale si è iscritto il contributo statale straordinario per il caro-energia di circa 80.000 euro stanziato a favore degli Enti Locali dal Decreto Aiuti-Bis e si sono effettuati tagli alla spesa corrente mantenendo per il momento invariati i servizi offerti alla cittadinanza. Contestualmente si è anche deliberato di disporre l’utilizzo della quota residua del mutuo destinato alla riqualificazione dell’area verde di circa 50 mila euro ad un primo intervento di efficientamento energetico delle linee di pubblica illuminazione, cui ne seguiranno degli altri interventi più corposi nel prossimo anno in quanto l’efficientamento energetico ed il rinnovamento degli impianti più vecchi è la prima strada da percorrere per evitare o contenere i futuri rincari.
Si è passati poi all’approvazione del bilancio consolidato dell’esercizio finanziario 2021, scadenza amministrativa, che il Comune di Bastia ha adempiuto individuando quale unica società partecipata avente le caratteristiche individuate dal legislatore per rientrare nel consolidamento la società Umbria Digitale scarl (attuale PuntoZero scarl) società in cui il Comune detiene una partecipazione dello 0,034% che svolge a favore del comune i seguenti servizi: pagamenti elettronici “PagoPA”, connettività con fibra, e-procurement, gestione PEC.

Il Consiglio Comunale è stato poi chiamato a riconoscere un debito fuori bilancio, conseguente ad una sentenza di appello pronunciata dal Tribunale Ordinario di Perugia che ha riformato la sentenza di primo grado favorevole al Comune in merito a sanzioni amministrative per violazione del codice della strada e lo ha condannato al pagamento delle spese di lite e ha dichiarato estinti i crediti oggetto della cartella di pagamento a suo tempo emessa.

Successivamente si sono dovute modificare due delibere di consiglio comunale, una delle quali portata in consiglio nella scorsa seduta, in merito al riscatto del diritto di superficie in diritto di proprietà per le unità immobiliari realizzate in edilizia convenzionata: la rimodulazione dei parametri di calcolo, compiuta dal governo centrale, ha comportato un sostanzioso rincaro del costo di riscatto.

Per la volontà del Sindaco, riferita dal Vicesindaco Fratellini, si è proposto e votato all’unanimità il rinvio alla prossima seduta della trattazione dell’interrogazione presentata dal Gruppo Misto, nella persona del Professor Lucio Raspa, in merito alla situazione igienico sanitaria del Comune a seguito della modifica del Regolamento di igiene: questo perché il Sindaco desidera riferire personalmente in assise, avendo seguito tutta la vicenda in primissima persona.
Si è infine discusso il settimo e ultimo punto all’ordine del giorno, inserito successivamente alla convocazione della seduta dal Presidente del Consiglio, consistente nell’approvazione del Regolamento per lo svolgimento delle sedute degli organi in modalità telematica: con la cessazione dello stato di emergenza da COVID-19, per consentire il ricorso alla modalità “da remoto” o “mista” (parte in presenza, parte in remoto) agli organi comunali, ciascuna amministrazione locale è stata invitata ad approvare relativo specifico regolamento, anche in attuazione delle direttive sulla digitalizzazione della Pubbliche Amministrazioni. Partendo dalla bozza di regolamento licenziata da ANCI, si sono effettuate modifiche ad opera sia dell’Ufficio Affari Generali sia della Commissione Speciale per la Revisione del Regolamento di Funzionamento e dello Statuto per ottenere il testo definitivo, approvato ieri all’unanimità, che pone l’opportunità del ricorso a tali modalità in caso di emergenze ed eventi imprevedibili, che impediscono la riunione in presenza, nonché per l’impossibilità a partecipare fisicamente di uno o più consiglieri, per conclamati motivi di salute, di lavoro o familiari gravi.

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