Il segretario democratico Brozzi ribatte al centrodestra sull’impianto di Costano. In campo anche i Verdi: “Una speculazione”

BASTIA UMBRA “Desta perplessità la risposta del Pdl, che risponde con superficialità,leggerezza e tracotanza a posizioni politiche amministrative chiare e semplici”.Così il segretario del Pd Vannio Brozzi commenta le dichiarazioni dell’opposizione all’indomani dell’intervento di sostegno alle scelte dell’amministrazione.Il Pdl ha definito “strumentale” e sintomo di “ignoranza totale delle leggi vigenti” la proposta del consigliere Pd Erigo Pecci di istituire un “regolamento delle aree” per disciplinare l’insediamento di impianti per la produzione di energia da biomasse.“Come può un partito – afferma Brozzi – dichiarare l’ignoranza di una proposta politica? Solo la cecità e l’arroganza può condurre a queste considerazioni.L’amministrazione,in base al regolamento 7 del luglio 2011 ed entro i sessanta giorni previsti dallo stesso,avrebbe dovuto deliberare una proposta inmateria: ci domandiamo se è da ignoranti chiedere che ciò venga ottemperato,alla luce del fatto che quei sessanta giorni, pur non essendo perentori, restano indicativi di una certezza del diritto.Con la proposta del gruppo consiliare – sottolinea Brozzi – si può essere più o meno in disaccordo, ma un conto è essere rispettosi, un conto è rispondere con offese fuori luogo”. A riportare il dibattito su un piano meno politico ma ugualmente polemico ci pensano i Verdi: “In tutta la regione sono in itinere decine di richieste per realizzare impianti a biomasse che in teoria dovrebbero utilizzare i residui delle produzioni agricole.Nella pratica – dichiarano – si sta verificando l’ennesima speculazione a danno dei contribuenti,perché la maggior parte fa capo a gruppi industriali e non a singoli agricoltori”.Secondo i Verdi questa attività,finanziata con il 7% della bolletta energetica, “andrà ad arricchire i proprietari degli impianti,i progettisti, i fornitori”.
Tutto ciò a discapito della collettività perché, oltre acreare “disagio per i residenti,l’Enel acquista questa energia pagandola molto più di quanto ricava dalla vendita” e sul piano ambientale si ha una “trasformazione del paesaggio”e “delle produzioni agricole,togliendo migliaia di ettari alla produzione di alimenti umani”.
Sa. Ca.

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