Bastia L’edificio venne costruito negli anni ’70 per accogliere i malati di mente

BASTIA UMBRA – Tutto il mondo fa la corte alle sue opere, dall’Europa agli Stati Uniti, dal Giappone all’Australia. Bastia Umbra ne ha una, ma non sa che farserne. Anzi ha intenzione di demolirla.
L’artista in questione è Renzo Piano, uno dei padri dell’architettura high tech d’avanguardia; l’opera dimenticata è l’unico suo esemplare di “casa evolutiva”. L’edificio, situato nell’area del tabacchificio ex Giontella di Bastia, era destinato ad accogliere i malati di mente liberati dalla riforma Basaglia, dopo la chiusura dei manicomi. Era la fine degli anni ’70.
Oggi, chi passa davanti a quell’edificio viene colpito dal degrado della struttura.
E pensare che quando venne concepita rappresentava veramente l’espressione di un’utopia realizzabile: quella di far cadere le barriere tra il mondo e i cosiddetti matti. L’architettura della casa rappresenta questo intento: è infatti fornita di una parete mobile che può raddoppiare gli spazi e pareti a vetro scorrevoli incastonate in una struttura in cemento armato.
Con buona probabilità, l’opera d’arte, ormai disabitata ed inagibile, verrà buttata giù per far spazio al “Palazzo della salute” della Asl di Assisi- Bastia, un centro unico di erogazione dei servizi sanitari.
Ma forse una speranza di salvarla c’è. Ora che lo spettro delle ruspe s’inizia ad intravedere, la casa di vetro e cemento dimenticata sta diventando un “caso”.Il quotidiano La Stampa le ha dedicato un’intera pagina. Il professor Paolo Belardi, ordinario del Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale dell’Università di Perugia si è esposto in prima persona: “L’opera – ha dichiarato – caratterizzata da flessibilità, facilità di montaggio e basso costo, in linea con la filosofia radical-autarchica dell’autore, merita di essere salvata, non fosse altro che per la vocazione utopica della sua idea progettuale”.
In questi giorni, infine, un giovane laureando in ingegneria, Carlo Rossi, discuterà la sua tesi dedicata proprio alla “casa evolutiva” di Piano.
Che dire? Se veramente i caterpillar entreranno azione Bastia Umbra collezionerà un altro primato. Dopo essere stata sede di una delle prime opere di un genio dell’architettura diventerà anche il primo luogo in cui un’opera dello stesso artista verrà abbattuta.

IL PADRE DELL’ARCHITETTURA D’AVANGUARDIA
Ha collezionato riconoscimenti in tutto il mondo

Renzo Piano, negli anni, ha collezionato nu merosi riconoscimenti. Tra i principali, l’Ho norary Fellowship Riba a Londra, la Legione d’Onore a Parigi, la Riba Royal Gold Medal fo Architecture, il titolo di “Cavaliere di Gran
Croce”, il premio Imperiale a Tokio e il premio Pritzker, considerato il premio più prestigioso a livello mondiale nel campo architettonico. Dal 1994 è ambasciatore dell’Unesco per l’architettura.

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comments (6)

  • Che delusione!!!!!!
    Se l’amministrazione Lombardi passerà alla storia per lo scempio della distruzione della piscina Giontella, quella di Ansideri non vuole essere da meno e quindi si appresta a demolire la “Casa” di Renzo Piano con una sconcertante affermazione, quella di non sapere cosa farne! Viene voglia di dire “Roba da matti”

  • Io credo che queste strutture debbano essere demolite solo per il fatto che sono superate sia nel progetto architettonico e nei materiali usati nella costruzione. E’ come mantenere una vecchia costruzione fatiscente e non antisismica in un territorio con un alto grado di sismicità. Come sempre vale il discorso che è meglio ricostruire un qualcosa di nuovo che aggiustare il presente se non ne vale la pena. Sono soldi buttati.

  • Come più volte ho detto, a conferma del mio pensiero, devo ammettere che benchè la “ragione” di impone di dire “ABBATTIAMOLE”, la “passione ambientalista ” mi fa guardare oltre, ….se venissero abbattute, le due “scatole” daremmo l’addio a un delizioso spazio verde che, secondo la programmazione del “costruttore del comparto”, diventerebbe un pratico necessario parcheggio per il “centro commerciale ” in etinere………………. lo spazio “Renzo Piano comprende: Due strutture faiscenti da riqualificare, un insieme di Pini, Betulle, Pioppi, ginestre e altri arbusti che insieme, creano un incatevole spazio verde da valorizzare per un uso ambientale pregiato, in un comparto che ha tutte prerogative di diventare squallido.

  • IO PROPORREI UN’ASTA PER L’AC QUISTO DI TANTA BELLEZZA E VANTO DI BASTIA, SPERO CHE QUALCUNO ABBIA IL CORAGGIO DI INDIRE QUESTA ASTA E CHE MOLTI VOGLIANO SPENDERE SOLDI PER TALI OPERE, VISTI I TANTI BASTIOLI AMANTI DI TALI OPERE SAREBBE NECESSARIO AVERE ANCHE SUGGEIMENTI PER NON DEMOLIRE MA RIUTILIZZARE O RICOLLOCARE COME TANTE MENTI CHIEDONO E CHE TUTTO SIA FATTO CON I SOLDI DI QUALCUN ALTRO PER L’AMOR DI DIO O AL MASSIMO CON I SOLDI DI UNA AMMINISTRAZIONE CHE VERAMENTE VORREBBE SPENDERE SOLDI PER QUALCOSALTRO SICURAMENTE PIU’ UTILE SE NON COSI’ IMPORTANTE COME ALCUNI AFFERMANO, MA CHE LA COMPRINO QUESTE PERSONE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

  • GRANDE MINA SONO SEMPRE BRAVI CON I SOLDI DEGLI ALTRI

  • Se ci promettono che le piante e gli arbusti presenti in quel piccolo spazio verde, non verranno sostituite con un parcheggio, ……….. mi propongo in prima persona con il piccone in mano a demolire quelle “fantastiche schifezze architettoniche” firmate…….
    Aspetto altri volontari.

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