BASTIA UMBRA Il piano regolatore generale Parte strutturale, adottato a luglio scorso dal Consiglio Comunale non è stato trattato con l’entusiasmo che avrebbe meritato.

Si tratta di un lavoro che giunge sicuramente tardivo all’attenzione del Consiglio Comunale a cui persino il Sindaco Paola Lungarotti ha riservato ben poche parole e peraltro solo dopo essere stata, nel corso del consiglio, più volte interpellata nel dire la sua.

Il silenzio dei consiglieri Comunali di maggioranza, eccenzion fatta per il nostalgico Possati, ha destato non poco stupore, ma d’altronde in questi anni nessuno ha tenuto vivo il confronto su questo piano, e così la maggioranza di governo bastiolo è restata in un evidente mutismo, sia nel corso del consiglio comunale sia nel corso della presentazione del piano che si è svolta lo scorso mercoledì 13 settembre ad Umbria Fiere.

È singolare che adesso si dica  da parte dell’assessore Fratellini, che il piano  sia solo un punto di partenza.

Vuol dire dunque che questo piano non è davvero qualcosa di compiuto, generato e programmato da tempo, bensì qualcosa di incompleto da dover ancora implementare?!

In effetti gli argomenti mancanti sono molti ed il Consigliere Catia degli Esposti, il cui entusiasmo al contrario per la pianificazione parte dalla sua prima attività di consigliare di maggioranza già nel 2009, quando con il Sindaco Stefano Ansideri si muovevano i primi passi perso un nuovo piano regolatore per la città di Bastia. Catia degli Esposti ha ricordato i molteplici contenuti che andranno trattati nel piano soffermandosi sulla concretezza delle cose da fare ed i problemi della città di Bastia che ha ereditato una pianificazione ormai da troppo tempo superata.

Ha ricordato il tema della mobilità, la mancanza ormai improcrastinabile di uno studio del traffico invocato più volte anche nella sua esperienza di assessore al Lavori Pubblici.

La mancanza di piste ciclabili e di marciapiedi realizzati a macchia di leopardo senza una visione unitaria del territorio intero e di quello limitrofo.

I contenuti della Rigenerazione urbana e quelli che connotano la smart city paiono non trattati o solo marginalmente affrontati.

Si rimarca poi il fatto che affinché il PRG possa risultare globalmente uno strumento utile alla città,un ruolo centrale dovrà essere ricoperto dalla cooperazione e ricerca di accordi con i privati (soprattutto per quanto riguarda la determinazione dell’assetto dei suoli, tema non più delegabile, tra i tanti).

La Consigliera di opposizione ha ricordato anche il tema della sicurezza urbana fortemente connessa alla pianificazione del territorio ed alla responsabilità che le amministrazioni hanno in tal senso verso la città.

Infine il tema delle Compensazioni urbanistiche e dei volumi non congrui andrà trattato con una maggiore definizione auspicando l’apertura di tavoli pubblici di confronto sui criteri di equità.

Per realizzare un piano vincente che possa perdurare nel tempo, il PRG dovrà fungere da perno volto alla riqualificazione, riuso e recupero del patrimonio edilizioi n nome di una nuova e rinnovata relazione tra comunità territoriale e ambiente.

Un connubio fondato su indici di risparmio energetico ed eco sostenibilità.

Non a caso la transizione ecologica e quella digitale vengono considerati elementi cardine anche dal PNRR stesso, al fine di garantire la nascita dei cosiddetti modelli di “città sostenibile”, dei quali nell’era post-covid non è più possibile fare a meno.

D’altro canto i punti rimarcati dal Consigliere Degli Esposti sono gli stessi per i quali il gruppo consiliare della Lega si mobilita ormai da anni a Bastia Umbra, data la centralità ricoperta dal ruolo urbanistico come collante etico e civico tra popolazione ed amministrazione.

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