Lavori in corso per la revisione del Prg

Imminente l’avvio del dibattito consiliare: la bozza del documento urbanistico oggi in giunta  
 

BASTIA UMBRA — Con qualche settimana di ritardo sulla tabella di marcia è ormai imminente l’avvio del dibattito e del confronto sulle linee guida per la revisione del Piano regolatore generale. Un punto importante, forse fondamentale, per caratterizzare l’azione amministrativa del neosindaco Francesco Lombardi. Non tutto dipende dall’urbanistica, ma le scelte che si faranno nel prossimo futuro dipenderanno dalle prescrizioni del nuovo Prg. La bozza di analisi per la revisione del piano arriverà oggi in giunta, poi sarà sottoposta ai gruppi della maggioranza di centrosinistra e, forse entro la settimana, portata all’attenzione della commissione consiliare. Quello di Bastia non è uno strumento urbanistico di una città qualsiasi che sta per arrivare a 20mila abitanti, ma di un importante centro commerciale e industriale dell’Umbria che deve fare i conti con un’estensione del suo territorio limitata a soli 25 km quadrati. Altissima la densità demografica, con pochissimo territorio agricolo e vaste aree residenziali. Inoltre, dall’esame preliminare risulta che le aree produttive disponibili sono esaurite. Le scelte che i responsabili del Comune hanno di fronte dovranno innanzitutto soddisfare due esigenze: assicurare possibilità di sviluppo alle imprese da un lato e dall’altro salvaguardare l’uso del territorio allo scopo di mantenere e, se possibile, aumentare la qualità di vita dei residenti. Un percorso stretto, anzi strettissimo, sul quale dovranno misurarsi partiti politici e gruppi consiliari mobilitando competenze qualificate alla definizione di un piano che risulti idoneo a rilanciare l’economia locale, mettendo a disposizione una serie di servizi in primo luogo infrastrutturali da realizzare nel breve e medio periodo. Oggi, infatti, l’efficacia programmatica del Prg si esaurisce nell’arco di 5-10 anni, periodo entro il quale si dovranno evitare le varianti che invece hanno caratterizzato soprattutto gli anni ’70 e ’80.
m.s.