Pd, M5S e Raspa intervengono dopo l’uscita di giunta del vicesindaco: “Il sindaco non ha più i numeri in consiglio”

BASTIA UMBRA A due giorni dalla crisi della maggioranza, le opposizioni consiliari – Pd, M5S, Raspa del gruppo misto – battono un colpo e chiedono le dimissioni del sindaco. “Il centrodestra a Bastia ha portato la città ad una situazione di instabilità e incertezza amministrativa – la premessa – L’ex vicesindaco Fratellini si è dimesso con toni e modi critici e offensivi per i colleghi amministratori con cui ha condiviso gli ultimi cinque anni di amministrazione e politicamente gli ultimi quindici anni. Ha accusato l’amministrazione uscente di incapacità amministrativa, di incompetenza, inefficienza e negligenza. Lui stesso ha ammesso il fallimento della gestione amministrativa per la mancanza di programmazione strategica e pianificazione operativa, ma è incredibile – l’ironia delle minoranze – che se ne sia accorto solo a quattro mesi dalle elezioni”.Per le minoranze, quindi, “Il centrodestra a Bastia – che scricchiolava da almeno due anni e che si teneva in piedi con una buona dose di scotch – è ormai irrimediabilmente in frantumi. L’uscita dei quattro consiglieri tra Forza Italia e Bastia Popolare ha privato il sindaco Lungarotti
della maggioranza in consiglio comunale, rendendo lo stesso sindaco inefficace nell’esercizio delle sue funzioni. Lungarotti dovrebbe prendere atto che, non solo non ha i numeri in consiglio comunale ma, cosa non meno importante per chi fa politica, non ha più la fiducia della maggioranza che l’ha sostenuta.La prima cittadina – conclude la nota – dovrebbe dimettersi in attesa che i cittadini possano ridare alla città una guida capace e affidabile”.
F. P.

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