Eccellenza Il giovane portiere protagonista a Narni e non solo: è uscito imbattuto 7 volte in 9 gare

C’è però un neo: “La sconfitta in finale di Coppa brucia ancora”

BASTIA – “La miglior difesa è l’attacco”, o forse invece no. A Bastia hanno ribaltato uno degli stereotipi classici del mondo pallonaro, perché in casa biancorossa, gli uomini di Grilli hanno dimostrato che, in realtà, “il miglior attacco è la difesa”. Domenica infatti, nel colpaccio a Narni, è arrivato un altro gol, quello della vittoria, segnato da un difensore. Si tratta del quarto
centro in nove gare di un giocatore della retroguardia bastiola. Se da un lato la coppia centrale Zanchi-Fiorucci (2 gol a testa) è uno dei segreti offensivi della nuova co-capolista di Eccellenza,
dall’altro, sono i clean sheet il vero cavallo di battaglia di questo Bastia. Sette gare su nove senza subire reti. Segno che la squadra difende bene, con tutte le linee, e sintomo che il portiere, quando
c’è da sbrogliare la matassa e metterci una pezza, risponde presente. E’ proprio il numero uno bastiolo Lorenzo Lillacci, classe 1998,il nostro giovane copertina della settimana. Il portiere
meno battuto del campionato (solo 3 gol subiti), domenica è arrivato alla quinta partita di fila senza prendere gol, totalizzando ben 482 minuti e spiccioli di imbattibilità (per la cronaca, l’ultimo a segnargli è stato Biscaro Parrini nel derby). “La squadra è stata molto compatta e decisa -torna sul successo del San Girolamo Lorenzo – una prestazione ottima che ci ha permesso di non
correre alcun rischio in particolare e di portare a casa un risultato importante. In campionato stiamo costruendo un periodo molto positivo dal punto di vista dei risultati e delle prestazioni,
grazie al lavoro fatto settimana dopo settimana e questo sta dando consapevolezza al gruppo per continuare il nostro commino nel migliore dei modi”. Bene, anzi benissimo, il Bastia in campionato; bene, ma non benissimo, quello di Coppa, sconfitto mercoledì scorso in finale dal Massa Martana. Ma come sottolinea Lillacci, non tutti i mali vengono per nuocere.”La finale di Coppa è stata una delusione che ci ha lasciato una ferita che ancora brucia. Ora questa delusione deve farci tirar fuori ancora più rabbia e fame per essere protagonisti in campionato”.
Spoletino ed ex grifoncello, Lorenzo capita in porta quasi per caso, per poi non uscirne mai più. “Da bambino, come tutti i bambini, – sorride Lillacci – mi piaceva far gol per le sensazioni che ti regala segnare. Poi un giorno, avevo circa 6-7 anni, all’allenamento mancava il portiere e mi sono offerto di giocare in porta… da quel momento mi sono innamorato del ruolo ed ho iniziato
il mio percorso. Sono nato e vivo a Spoleto.Ho iniziato a giocare nella Voluntas Spoleto. Sempre da bambino ho poi continuato a giocare con la Ducato fino agli Esordienti. Successivamente ho militato per 4 anni (dai Giovanissimi agli Allievi) nel Perugia. I miei primi due anni in prima squadra sono stati sempre nella Ducato (in Promozione). Da quest’anno gioco per il Bastia”.
Unmetro e 81 per 75 chili,Lorenzo raccontale sue doti principali. “Sono un portiere che fa dell’agilità e dell’ esplosività le sue caratteristiche principali,ma amo anche metterci un pizzico di istinto. Devo migliorare le situazioni di gioco in cui devo usare i piedi”. Tifa Inter e il suo idolo è Gianluigi Buffon, anche se… ultimamente apprezzo molto Ederson del Manchester City per la
sua personalità e qualità con cui interpreta il ruolo del portiere moderno”. Nella vita privata frequenta l’università degli studi di Perugia (Facoltà di Scienze Motorie e ha le idee ben chiare sul suo immediato futuro col Bastia. “Il mio obiettivo è quello di aiutare la squadra nel miglior modo possibile. L’obiettivo della squadra è quello di vincere una partita alla volta”.Chiudiamo con l’inevitabile domanda sul segreto di questa imbattibilità e sugli eventuali meriti da spartire. “Io non ho fatto nulla ed ho ancora molto da dimostrare – dice Lorenzo Lillacci – La ricetta? Non esiste, c’è sono qualche ingrediente: tanto lavoro in settimana, rimanere sempre concentrati e dare il massimo la domenica”.

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