Nella recente riunione ministeriale sui Trasporti del G7, ospitata a Milano, è stato ribadito come la mobilità sostenibile e la connettiva siano valori globali. Dovremmo abituarci a fare uno sforzo: pensare come questi macro-temi, e macro-sensibilità possano avere riflesso anche nella nostra realtà.

Anche Bastia deve gestire, curare e proteggere la mobilità. È per farlo, dobbiamo pensarla con indirizzo politico, ossia pensare al bene comune e alle necessità delle collettività.

Le recenti vicende di cronaca non devono e non possono influenzare le nostre decisioni, ma è altrettanto vero che quando pensiamo alla mobilità dobbiamo avere in mente tanto all’efficienza quanto la sicurezza. Perché l’una non può esistere senza l’altra.

Con “Uno sguardo su Bastia” ci poniamo l’obiettivo di pensare alle sensibilità della nostra città e di viverle non come un problema ma come un’opportunità – accettando la sfida che esse rappresentano. E la mobilità è una di queste, con attraversamenti di fiumi, ferrovie e superstrada e un centro storico vivace e percorso quotidianamente da dozzine e dozzine di veicoli di vario genere.

È per questo che immaginiamo un Piano del Traffico complesso e un Piano di Mobilità Attiva, con progetti come per esempio la “Ciclopolitana. Un collegamento viario ciclopedonale tra quartieri, frazioni e il centro storico. Il nostro territorio è naturalmente portato a ospitare questo tipo di percorsi, sostenibili e sicuri. Perché non lavorare per renderli operativi ed efficienti?

La Coalizione Civico Progressista ha in mente anche questo genere di progetti, e li pensa perché siano realizzati e assimilati nel tempo: ossia diventino l’eredità che lasciamo alle generazioni future. Una Bastia migliore rispetto a quella che abbiamo trovato.

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