Bastia Umbra Risate. In grado di far più male delle botte. Perché raccontano superficialità e indifferenza. Sono le risate di un gruppo di ragazzini su di giri per la violenta lite che sta coinvolgendo due coetanee, quindicenni, appartenenti allo stesso gruppo d’amici o comunque conoscenti. Perché siamo a Bastia, non certo in una metropoli. E quelle risate sono accompagnate a un nuovo video da condividere sui social. Perché i like, i cuori o qualunque altro modo per indicare il “mi piace” sono molto più importanti di due amiche che si stanno picchiando. Che si tirano per i capelli. Che si buttano a terra e si colpiscono, con violenza e crudeltà.

È successo qualche sera fa, e chi conosce la zona colloca la zuffa in piazza Franchi. Sembra un incontro di lotta libera ma quello che colpisce di più sono le risate sguaiate di tanti ragazzini, maschi e femmine, che stanno intorno e riprendono. Qualcuno anzi incita. A dire il vero ci sono due-tre ragazzine che tentano in tutti i modi di dividere le due coetanee in lotta, e nonostante la grande difficoltà che palesano nel trattenerle nessuno degli altri sembra minimamente intenzionato a farle smettere. Anzi, continuano a filmare con l’evidente motivazione di poter poi condividere tutto sui social network. Cosa che puntualmente avviene, con quelle raccapriccianti immagini che fanno il giro delle chat e finiscono per essere viste da centinaia, migliaia di persone. «Dobbiamo capire cosa sia successo – dice il sindaco Paola Lungarotti – Non abbiamo ricevuto segnalazioni, non sono intervenute ambulanze o le forze dell’ordine. Gli stessi carabinieri si sono mossi d’iniziativa dopo avere visto le immagini. Sono fenomeni sempre più frequenti che stiamo monitorando».

Michele Milletti

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