CRIMINE & MINORI UNA BANDA DI PICCOLI ‘ARSENIO LUPIN’

Assisi, minorenne arrestato subito dopo essere sceso dal bus

di ENZO BERETTA
PERUGIA- UNA SERIE IMPRESSIONANTE di furti in supermercati, grandi magazzini e abitazioni private. Il quadrilatero all’interno del quale si muoveva la baby-gang sgominata dai carabinieri era quello tra Perugia, Assisi, Bastia Umbra e Santa Maria degli Angeli. Ma il pericoloso gioco per tre ragazzi romeni è finito con le incriminazioni per furto, ricettazione e possesso ingiustificato di oggetti atti ad offendere, contestate dalla procura per i minori di Perugia che ha coordinato le indagini dell’Arma di Assisi.
RUBAVANO davvero di tutto questi ragazzini terribili: generi alimentari, alcolici, apparecchiature elettroniche di ultimissima generazione tra cui notebook, iPad, iPhone, altri tablet, cellulari e persino biciclette. Furti commessi — secondo gli investigatori della Compagnia di Assisi — tra il 2013 e il 2014. E spesso agendo fianco a fianco a tutte le ore del giorno e della notte a seconda, probabilmente, degli obiettivi da colpire.
VITTIME dei raid pure i proprietari di un garage a Bastia, razziato ad ottobre. Cosa facevano della refurtiva? Stando agli accertamenti sarebbe stata piazzata nel mercato nero a prezzi di gran lunga inferiori rispetto all’effettivo valore di mercato. Non è stato semplice rintracciare i tre stranieri, perché due di loro erano tornati in Romania per l’estate, quando è stato emesso il provvedimento della magistratura minorile.
IL PRIMO indagato — per cui era stato emesso un provvedimento di arresto da parte del tribunale per i minorenni dell’Umbria — è stato beccato immediatamente e accompagnato in una comunità di Pitigliano (in provincia di Grosseto). Una particolarità? L’ultimo arresto è stato messo a segno alla fermata degli autobus di Santa Maria degli Angeli, non appena il giovane era rientrato dal suo Paese natale.
QUANDO LE PORTE del pullman si sono aperte il presunto ladruncolo non si è trovato davanti i familiari, bensì i carabinieri. Nessun tentativo di fuga, nessuna resistenza. I militari lo hanno portato in caserma contestandogli una lunga serie di reati commessi: furti tentati o consumati, ricettazione. Ma anche, come detto l’utilizzo di arnesi da scasso. Gli accertamenti dell’Arma sono stati diretti dal maggiore Marco Sivori (nella foto) e coordinati dai pubblici ministeri Giovanni Rossi e Flaminio Monteleone.

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