Ridotto in cenere il Maury’s di Bastiola: i pompieri riescono e evitare che il furioso incendio distrugga un’altra struttura commerciale. Si indaga sulle cause. Salute: scatta l’ordinanza del sindaco

BASTIA UMBRA Eventuali filmati delle telecamere di sicurezza, gli accertamenti tecnici dei vigili del fuoco. Tessere per mettere insieme il quadro di quanto avvenuto la scorsa notte in via del Popolo, a Bastia Umbra. Un incendio ha distrutto il Maury’s di Bastiola, arrivando a toccare il capannone adiacente dove si trova il magazzino del Penny Market, sul quale sono stati disposti accertamenti per quantificare i danni e valutare la «salute» dell’edificio. L’incendio è avvenuto intorno alle 1 di notte, sotto gli occhi atterriti dei residenti della zona che gli agenti del commissariato di polizia di Assisi hanno provveduto a evacuare in via precauzionale durante le fasi più critiche dell’intervento di spegnimento. Una misura che ha interessato, nello specifico, le abitazioni più prossime all’attività commerciale, mentre in tutta l’area è stata diffusa la raccomandazione a tenere le finestre chiuse e non uscire dalle proprie abitazioni. Raccomandazioni per la salute che il sindaco di Bastia, Paola Lungarotti, ha poi reso perentorie con l’ordinanza firmata nel pomeriggio di ieri. Alle cinque squadre, provenienti dalla sede centrale di Perugia, dai distaccamenti di Assisi e Foligno, ai mezzi Nbcr e altri tre mezzi provenienti dalla sede aeroportuale, sie è aggiunto un mezzo del Gruppo operativo speciale. Le operazioni di spegnimento sono andate avanti per tutta la notte e per tutta la giornata di ieri. Perché, dopo aver risolto l’incendio, i vigili del fuoco hanno provveduto alla lunga bonifica dell’area interessata dal rogo, con lo smassamento delle macerie bruciate e il loro raffreddamento. Estinguendo, di conseguenza, i fuochi che, inevitabilmente, in modo contenuto, riprendevano ad ardere. Una procedura richiede molto tempo perché i vigili, in generale e come in questa circostanza specifica, provvedono a muovere piccole quantità di materiale bruciato con la precazione di utilizzare meno acqua possibile e contenere il sollevamento di ceneri, in considerazione, in particolare, della merce che in prevalenza veniva venduta all’interno del magazzino. La necessità è stata quella di contenere al minimo il rischio di un eventuale inquinamento sia atmosferico che delle falde acquifere. Tecnici dell’Arpa hanno costantemente monitorato la situazione sul fronte proprio dell’inquinamento. L’edificio del Maury’s è stato di fatto completamente distrutto, anche le parti risparmiate dalle fiamme sono apparse pericolanti e pericolose per il rischio imminente di crollo, tanto da rendere necessario una loro graduale demolizione. Sulle cause dell’incendio, al momento, rimangono aperte le diverse ipotesi immaginabili. Dal guasto accidentale all’azione dolosa. Le indagini da parte della polizia per individuare gli eventuali responsabili sono in pieno svolgimento in attesa dei riscontri tecnici dei vigili del fuoco. «Sono vicina ai residenti e ai titolari delle attività commerciali, ai dipendenti dell’azienda colpiti in prima persona» è il commento del sindaco di Bastia Umbra, Paola Lungarotti, che si rivolge direttamente a lavoratori e residenti: «Come sindaco e concittadina vi ho nel cuore perché oltre al danno strutturale e ambientale è per alcuni di voi il problema personale, un serio disagio per molti lavoratori». Timori per il futuro lavorativo che, dicono fonti sindacali, accomunano i lavoratori di entrambi i grandi magazzini interessati dagli incendi. Nel pomeriggio di ieri, lo stesso sindaco ha firmato l’ordinanza che «considerata la gravità della situazione», sulla scorta della nota congiunta di Arpa Umbria e Usl Umbria 1 acquisita, per un’area di tre chilometri di raggio dal luogo dell’incendio ha istituito il divieto di raccolta e consumo di prodotti alimentari coltivati e di funghi, il divieto di pascolo e razzolamento e di utilizzo di foraggi e cerali coltivati all’esterno. L’ordinanza indica anche di limitare le attività all’aperto e di mantenere le finestre «in caso di fumi persistenti e maleodoranti fino ad accertamenti».

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