La collaborazione pubblico-privato tra l’amministrazione comunale di Bastia Umbra e la società consortile BEP ha contribuito in maniera determinante alla realizzazione, in tempi rapidi e con costi molto contenuti, della zona industriale del capoluogo comunale. Una testimonianza additata ad esempio nel territorio di Bastia, ma imitata anche in altri Comuni. E’ quanto sottolineato venerdì sera in un incontro conviviale promosso dal Consorzio (BEP), composto da 50 imprenditori titolari di altrettante  ditte sorte con l’ampliamento e la definitiva sistemazione della zona industriale arrivata  a lambire i confini con il Comune di Assisi, nel territorio di Santa Maria degli Angeli. L’incontro al quale hanno partecipato il sindaco Stefano Ansideri e l’intera giunta comunale, gli ex sindaci Lazzaro Bogliari e Francesco Lombardi, e tutti gli imprenditori soci del Consorzio, oltre ai tecnici che hanno collaborato alla progettazione e alla realizzazione del piano delle opere di urbanizzazione dell’area industriale realizzate dal BEP per conto dell’Amministrazione comunale. Il presidente del Consorzio Ezio Degli Esposti, pur non nascondendo il rammarico di chiudere una società che ha saputo garantire al meglio i diritti e le aspettative degli imprenditori collaborando in maniera costruttiva con la pubblica amministrazione,  ha svolto una  relazione sui risultati di questa attività iniziata nel 2001 con la definitiva approvazione da parte della Regione Umbria del piano di espansione dell’area industriale di Bastia, portata a termine nel 2007 con nuove e moderne strade, collegamenti tecnologici, parcheggi e aree verdi. Una serie di numeri che dimostrano le dimensioni  dell’intervento,  oltre all’efficacia e all’efficienza degli obiettivi perseguiti: oltre 342mila metri quadri l’area del Pip, 65 lotti edificabili in 204.000 mq, 10 strade complementari, 7 aree destinate a parcheggi (quasi 30.000 mq), 12 zone verdi (oltre 40.000 mq), percorsi ciclo-pedonali (oltre 2,5 km), 5 cabine di trasformazione elettrica, 3.500 metri di linee principali per la rete telefonica. Il progetto esecutivo prevedeva una spesa di oltre 4 milioni e 500mila euro, che con l’appalto alla società Tecnostrade ha consentito un ribasso di 710mila euro (pari al 15,81%) e la realizzazione di opere in più,  non previste dal progetto,  per l’importo di 211mila euro. L’incidenza del costo a metro delle opere di urbanizzazione è stata di 19,99 euro. “Un risultato – ha concluso Degli Esposti – che ci rende orgogliosi per aver operato a migliorare e modernizzare la nostra città”.  Da sottolineare che il Consiglio comunale su questa collaborazione sinergica con i privati si è sempre espresso a larghissima maggioranza. “Non si può fare a meno nel nostro territorio dell’apporto attivo e indispensabile degli imprenditori – ha dichiarato il Sindaco Stefano Ansideri -. E’ nostra intenzione dare spazio e ascolto a tutte le valide iniziative che gli imprenditori bastioli, non solo industriali, vorranno proporre all’amministrazione comunale”. E’ intervenuto anche l’assessore comunale allo sviluppo economico Francesco Fratellini, annunciando che si sta lavorando ad una soluzione rapida e senza oneri per gli imprenditori che in questi anni non hanno potuto realizzare gli insediamenti produttivi nei lotti loro assegnati per  dare spazio  ad altri imprenditori.

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comments (3)

  • Tutto ok, e va bene, però un po’ di alberi sui vialoni quando ce li mettiamo? D’estate, da quelle parti, sembra di stare in un deserto.

  • Giustissimo Enrico, la piantumazione di piante è doveroso e auspicabile, credo che ne va della salute della gente e della gradevolezza dell’ambiente.
    NON capisco come la cosa sia stata fatta sfumare in tale modo ..nel dimenticatoio, i verdi storici erano “assenti”..?
    Una preghiera a chi prenderà l’impegno di piantare alberi in quei viali, EVITIARE DI PIANTARE “PRUNUS ROSSO” …i Brugni sporcano e sono poco nobili.

  • Ma guarda, io, come tu sai non sono un verde, magari rosso sì, come il prunus :D, lo sono stato. Però a suo tempo, per la nuova zona industriale, mi informai. Mi risposero che costava troppo. Va be’, lasciai perdere, sennò dicono che protesto sempre. Ma, come tu sostieni, ne va della salute della gente e del bello, uno sforzo in questa direzione penso si possa e si debba fare.

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