BASTIA — Messe da una parte le divisioni tra schieramenti, il Consiglio comunale all’unanimità ha votato un ordine del giorno sulla sicurezza pubblica. Frutto di una faticosa mediazione tra i partiti, che hanno trovato l’accordo su un testo che raccoglie tutte le priorità evidenziate nei tre documenti della maggioranza di centrosinistra, della Casa delle Libertà e della Lista civica. Una risposta che non divide, ma unisce; resta tuttavia da vedere se gli obiettivi concordati avranno efficacia operativa. Il Polo di centrodestra è così appagato nel vedere riconosciuto il problema della sicurezza come prioritario; il centrosinistra nel riaffermare la prevenzione e l’integrazione quali strumenti essenziali a contrastare la criminalità; la Civica della professoressa Aristei, per aver ottenuto un ruolo «propedeutico» nel coinvolgimento delle scuole. Tutti soddisfatti, anche se una situazione analoga era stata individuata cinque anni fa, ai tempi del sindaco Bogliari, quando venne incaricata la Commissione Servizi sociali di redigere un documento di analisi degli interventi possibili sullo stesso tema, con effetti che però non hanno dissolto il malessere diffuso tra la gente. Molti cittadini, a riprova dell’interesse per questo problema, hanno presenziato l’altra sera ai lavori del Consiglio, al quale sono intervenuti anche i sacerdoti: don Francesco, il parroco, e don Claudio, suo vice. I due hanno richiamato la necessità di confermare l’identità della comunità locale mediante l’affermazione dei valori cristiani. Sul piano operativo il Consiglio ha deciso di impegnare sul territorio la Polizia municipale, senza però prevedere i «vigili di quartiere» e una maggiore interazione con le forze dell’ordine.
m.s.

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