Ecco i dati della perizia del consulente tecnico nominato dalla procura di Grosseto

PERUGIA Dieci volte sopra il limite. Il monossido di carbonio presente nelle bombole dei tre sub umbri morti al largo delle isole Formiche sarebbe stata la causa dei decessi.“Valori letali”, come li ha definiti il procuratore capo di Grosseto Francesco Verusio. I dati sono stati depositati dal consulente tecnico nominato dalla procura di Grosseto che sta cercando di far luce su quanto avvenuto il 10 agosto sui fondali delle isole che si trovano di fronte Marina di Grosseto e sul perché Fabio Giaimo, Enrico Cioli ed Enrico Trevani siano morti.Che fosse stata l’aria avvelenata a provocare la morte dei tre era ormai chiaro da qualche giorno,dopo i primi risultati dell’autopsia effettuata sui corpi. Ora resta da capire da cosa sia dipeso. O dalle bombole, o come appare sempre più chiaro, da un problema legato alle operazioni di compressione dell’aria. E torna il sospetto che qualcosa non abbia funzionato nel compressore utilizzato per caricare le bombole.

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