Ottimista il sindaco Ricci, graffiante il candidato Cianetti
ASSISI – Complice anche San Francesco, anche in queste giornate si registra un buon flusso turistico e i dati statistici sinora rilevati fanno registrare un lieve progresso rispetto al 2009: lo comunica l’amministrazione comunale, che oltre al filone religioso, ricorda anche le altre componenti turistiche della città serafica. In particolare, la cultura pittorica europea (legata la francescanesimo: tra i prossimi appuntamenti, Giotto bis nel 2011, Cimabue nel 2012 e i senesi Simone Martini e Pietro Lorenzetti nel 2013), le fiere e i congressi (legati all’idea che Assisi è un luogo d’incontro) e, grazie agli agriturismi, l’ambiente inteso come possibilità di vivere esperienze ed emozioni che ristorano il nostro animo. “Il turismo – dicono il sindaco Ricci e l’assessore Leonardo Paoletti – tiene grazie alle nuove infrastrutture realizzate e delle rilevanti attività di promozione culturale, anche televisiva. Tra i prossimi appuntamenti, il salone mondiale del turismo nei siti Unesco, ad Assisi dal 19 al 21 novembre”. Ma l’ottimismo dell’amministrazione è infondato secondo Carlo Cianetti che visionato la relazione di Josep Ejarque, “dalla quale – per il candidato sindaco di Buongiorno Assisi – si evince che mentre nel periodo 2002-2008 gli arrivi sono cresciuti sia in Umbria che nella provincia di Perugia, Assisi ha visto un calo del 5,5% e non va meglio peri giorni di permanenza, 2.1 ad Assisi, 2.8 in Umbria. Colpa, secondo Ejarque, dell’eccessiva dipendenza dal turismo religioso a sfavore di quello laico, degli scarsi investimenti nei servizi, nella poca utilizzazione del patrimonio Unesco e di una destinazione che vive di stereotipi e di rendita di posizione e che non diversifica il prodotto, che attira ma non riesce a trattenere. In tutta la relazione – conclude Cianetti – si evince che è mancata la promozione turistica, ed emerge il fallimento delle amministrazioni Bartolini e Ricci: mentre ad Assisi si cementificava, Umbertide ci superava nella graduatoria che identifica i comuni che attirano i maggiori flussi di viaggiatori: noi al 12,3%, loro al 12,5%”.

Corriere-2010-10-13-pag21

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