Eccellenza Il dg Tarpanelli mette in guardia l’Angelana. Torroni: “Nessuna distrazione”
SANTA MARIA DEGLI ANGELI – Si è respirata la coinvolgente aria del riscatto durante le consuete sedute di allenamento settimanali, effettuate dall’Angelana, uscita sconfitta ma a testa alta del match di Pierantonio. Infatti, nonostante alcune polemiche derivate daltafferuglio, scoppiato dopo il gol del pareggio giallorosso, la dirigenza, pur condannato l’episodio, non ha voluto dar seguito a nessuna coda strumentale e tutto questo gli fa certamente onore. “Sul campo siamo usciti sconfitti e conta solo quello – ha ribadito con forza il diggi Simone Tarpanelli, che ha proseguito- Adesso l’obbiettivo è la difficile sfida con la Tiberis Montecorona”. Ma ci vorranno tutte le necessarie contromisure per affrontare i prossimi quotati avversari, allenati da quella “vecchia volpe” di Gabriele Pannacci. “E’ quanto stiamo facendo. Loro sono una grande squadra e noi dovremo essere barvi nel giocare ai loro livelli”. E’ il primo pensiero questo, del tecnico Gianni Francioni, sempre più soddisfatto dell’ambiente e dell’organizzazione trovata qui nell’Angelana. Le legittime preoccupazioni di Francioni, al momento sono tutte reali. “Sulla carta partiamo battuti -continua Francioni – I nostri prossimi avversari, sono più forti di noi. Per questi motivi, ho chiesto e chiederò ai miei giocatori di raddoppiare gli sforzi per regalare alla dirigenza ed ai tifosi la soddisfazione che meritano”. Giusto il riferimento del mister angelano, verso la dirigenza e i propri tifosi, visto che gli stessi per tenere alto il morale e la concentrazione di tutti, ha riunito nella serata di martedi tutti intorno ad una ricca tavolata per la classica “cenetta” di gruppo. “Ci riteniamo dei privilegiati nell’indossare la gloriosa maglia dell’Angelana – conferma il motorino del centrocampo Stefano Torroni – Qui fin dal primo giorno di ritiro non è mancato nulla. Abbiamo l’obbligo di onorare questa casacca e di riscattarci al più presto dello scivolone di Pierantonio. Con la Tiberis non dovremo commettere ingenuità, altrimenti saranno dolori”.
Leonello Carloni

Corriere-2010-09-25-pag08S

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