Eccellenza Le due squadre hanno mostrato evidenti limiti e la modesta prestazione lo testimonia  HA VINTO il migliore, dunque nessuno. Il pareggio tra Pretola e Bastia è sacrosanto e figlio della pochezza delle due squadre: a “La Renaccia” si è visto davvero poco di apprezzabile. Se le lacune del Pretola erano ben note già prima dell’ultima esibizione, quelle del Bastia sono altrettanto gravi ed evidenti, ad iniziare dall’atteggiamento tattico a dir poco incongruente: il quattro-quattro-due di Luzi è sterile laddove dovrebbe avere il suo punto di forza, ovvero sulle fasce laterali, dove i terzini non si sganciano mai; i mediani, poi, badano solo a contenere e tutta la formazione biancorossa appare spaccata in due tronconi, con la fase offensiva delegata completamente agli esterni alti e agli attaccanti, che tra l’altro spesso si pestano i piedi. Sfoggiando carica agonistica e buona volontà il Pretola di Gnagnetti strappa il secondo pareggio consecutivo, mangiandosi anche le mani per il rigore calciato sul fondo da Ciai al 22’ del primo tempo. Il Bastia nella ripresa ha sì collezionato qualche palla gol, frutto però più del caso o delle iniziative dei singoli che del gioco corale: in particolare Gnagni a metà tempo e Ortolani nei minuti finali hanno sprecato l’impossibile, Speziali ci ha messo una pezza in più di un’occasione, ma l’impressione generale destata dall’undici bastiolo è quella di un desolante grigiore generale.
Luca Vagnetti

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