SerieD
PROMOSSE
Trestina: Arezzo è terra di conquista per l’undici bianconero. Laddove in passato e in categorie superiori molte «grandi» del calcio italiano hanno fallito e sono cadute, riescono invece i ragazzi di Cerbella.
Todi: Segna col contagocce, è vero, però sa far fruttare al meglio il suo fatturato offensivo. Il successo sulla Voluntas è griffato Tarpani, ancora una volta il destino dei tuderti dipende dal piede del Re Leone.
Pontevecchio: Primo: non prenderle e non perdere. Sembra questa la nuova filosofia di vita intrapresa dalla formazione ponteggiana. I risultati stanno dalla parte di Marini, che da quando ha virato sul modulo a cinque difensori ha raccolto quattro punti in due uscite.
RIMANDATE
Casacastalda: Si dice che chi ben comincia è a metà dell’opera. Sul campo della Flaminia i gialloverdi iniziano benissimo, con il rigore a favore e la superiorità numerica dopo un solo minuto, ma lasciano poi il lavoro a metà.
Pierantonio: Il mercato a queste latitudini è in continua evoluzione. Ironia della sorte, a Ponte San Giovanni il match-point capita proprio sui piedi dell’ultimo arrivato Morena, che fallisce però il colpo da tre punti.
Sporting Terni: Fornetti porta la classe operaia (e il team ternano) non proprio in paradiso, ma almeno in purgatorio. Tocca alla squadra di Schenardi l’onere di incassare il primo gol stagionale della Pianese, il mediano ex Deruta pareggia i conti.
BOCCIATE
Bastia: Il Sansepolcro senza lo spauracchio Essoussi incuteva un po’ meno timore, i biancorossi non sono invece riusciti a fermare la lanciatissima capolista.
Deruta: In dialetto veronese i mussi sono gli asini. Il Mussi attaccante del Fiesolecaldine, con la sua tripletta, fa fare la figura degli asini ai difensori derutesi.
Castel Rigone: L’annata non è cominciata sotto i migliori auspici e i segnali continuano ad essere negativi. Tranchitella che si divora gol del genere è emblematico di un qualcosa che non va a livello astrale.
Voluntas Spoleto: Va in vantaggio a Todi, si fa rimontare e superare da un avversario che fino a domenica aveva palesato grossi limiti in avanti. In certi casi è inevitabile tirare in ballo il «concorso di colpa».
Luca Vagnetti

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