UrbanelliSerie D  L’attaccante del Bastia ha firmato il 2-0 subentrando dalla panchina

“Vorrei partire sempre titolare ma decide il mister Io ci sono, senza polemica”

di SIMONE MAZZUOLI
BASTIA – Domenica a Pierantonio Luca Urbanelli è tornato al gol. Una rete che ha messo insieme tante doti del bomber ex della Pontevecchio. Lo scatto, il dribbling, la freddezza sotto porta e la precisione. La gioia che ne è scaturita è stata tanta. Per lui è stato come mettersi alle spalle un momento buio. Per il Bastia era il gol della tranquillità. Con i tre punti il team biancorosso ha fatto un bel salto in classifica, anche se tutte le avversarie dirette per la salvezza sono a due passi. Per fare la differenza, ora la squadra di Rosario Scarfone è chiamata a violare il Comunale…: «Sembra strano ma è così – dice Urbanelli – in casa soffriamo da morire ultimamente. Probabilmente perché le nostre caratteristiche si esaltano quando abbiamo spazi e sfruttiamo le ripartenze. Al Comunale invece tutte le squadre vengono chiuse e andiamo in sofferenza. Però dobbiamo rialzarci e spero che i tre punti di Pierantonio ci diano la forza necessaria per farlo fin dal prossimo impegno con il Trestina».
II gol di Pierantonio? «Una bella soddisfazione personale. Non ho fatto mai polemiche, perché rispetto il tecnico e la squadra, ma stare in panchina non piace a nessuno e a me è capitato nelle ultime tre domeniche. Con gente come Sedivec e Invernizzi c’è tutto da imparare, e se il bene della squadra significa il sacrificio personale lo farò da qui a fine campionato. Giocare tutti e tre insieme? Domanda alla quale non posso rispondere io. Certo, la cosa mi stimola molta curiosità. Una cosa importante, voglio dedicare il gol a Guido Galli. Come detto, non sono state settimane facili per il sottoscritto. Sopratutto nell’ultima Guido mi è stato molto vicino. Lo ringrazio così».
Domenica c’è il Trestina, avversario storico del Bastia…: «11 passato ha un valore relativo. Ciò che conta è il presente, e ancor più importante sarà dare continuità alla vittoria di Pierantonio. Come tutte le squadre dell’alta valle del Tevere, anche il Trestina è una squadra scorbutica e difficile da affrontare. Ma non è solo questo, è anche un gruppo con buone individualità. Dovremo stare particolarmente attenti, perché la classifica è corta e ci sarà da lottare fino alla fine».
Quando darebbe per giocare questa partita dal primo minuto? «Dato che il calcio è uno sport di squadra, la logica del gruppo viene prima. Il tecnico sa che sul sottoscritto può sempre contare. Se ci sarà da dare una mano dal primo minuto, lo farò con il massimo dell’ardore agonistico. Se partirò dalla panchina, sarò il primo a tifare per i miei compagni».

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