Il bettonese di 48 anni è impiegato alla Manini Prefabbricati. Ricoverato, le sue condizioni non sono gravi

 

di Flavia Pagliochini

BASTIA UMBRA Una normale mattinata di lavoro ha rischiato di trasformarsi in tragedia per un operaio della Manini Prefabbricati di Bastia Umbra. L’uomo, un bettonese di 48 anni, è rimasto folgorato mentre lavorava. A colpirlo alle braccia, per cause ancora in corso di accertamento dalle forze dell’ordine e dall’ispettorato del lavoro, una scarica elettrica. Fortunatamente l’allarme dato con prontezza dai colleghi e le cure dal caso fornitegli dal 118 prima e dai medici del Santa Maria della Misericordia poi hanno fatto sì che le sue condizioni non siano gravi. A tre ore dall’incidente le condizioni dell’operaio venivano definite non gravi, anche se il 48enne è tuttora in stato di choc. Nel pomeriggio il nuovo bollettino: il 48enne è cosciente, tenuto sotto osservazione. Secondo le prime informazioni, erano le 8 di ieri mattina quando l’uomo è stato colpito da una scarica; soccorso da un’ambulanza del 118 di Assisi e dai colleghi, è poi stato in codice giallo al Santa Maria della Misericordia. Si tratta dell’ennesimo incidente sul lavoro in Umbria che per fortuna stavolta non ha avuto conseguenze gravi. A inizio maggio un operaio dell’Est Europa è rimasto gravemente ferito in un incidente sul lavoro in via Calindri – zona Elce – a Perugia, ma in generale sono i dati ad essere allarmanti. Nel 2016, sempre a Bastia Umbra, un altro precedente del genere, finito tragicamente: era il 14 novembre quando un operaio straniero di 31 anni era stato colpito da una scarica elettrica in un mangimificio ; l’uomo era rimasto vittima di una scarica da 20mila volt dopo un incidente con una gru mentre ripuliva un silos ed è spirato dopo giorni di agonia. Il processo, che vede imputate 5 persone per omicidio colposo e violazione delle norme di sicurezza e prevenzione degli incidenti, si è aperto nei giorni scorsi ed è stato subito rimandato a fine ottobre per un difetto di notifica ad alcune delle parti. Secondo il bollettino trimestrale Inail, da gennaio a marzo, ci sono state 2.640 denunce contro le 2.405 dei primi tre mesi del 2018. Un aumento che sfiora il 10 per cento, con in media 30 denunce di casi al giorno; sono cinque, esattamente come dodici mesi fa, gli infortuni con esito mortale (212 in tutta Italia). In crescita anche le denunce per malattie professionali, da 647 a 665. Un dato in controtendenza, fa sapere l’Inail, visto che nel resto del Paese si è registrata invece una diminuzione.

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