Il 50enne èstato arrestato lo scorso anno. Alla 12enne diceva: “Te lo faccio, così sai come difenderti”

di Francesca Marruco

PERUGIA Otto anni e dieci mesi di reclusione. E’ questa la pena a cui è stato condannato un 50enne residente nel comprensorio assisano-bastiolo per aver ripetutamente violentato la figlia di 12 anni. L’uomo,arrestato nel maggio dello scorso anno dai carabinieri di Assisi,guidati dal maggiore Marco Vetrulli. L’uomo è stato giudicato con rito abbreviato dal gup Piercarlo Frabotta,dopo che il pm Annamaria Greco aveva fatto richiesta di giudizio immediato. La tremenda storia di violenza tra le mura domestiche era emersa perché un giorno la piccola aveva raccontato alla mamma tutto quel che le succedeva mentre andava a casa del padre nei giorni che doveva trascorrere con lui,come stabilito in fase di separazione dei genitori. “Te lo faccio così ti puoi difendere da chi ti vuole violentare”, avrebbe detto il 50enne alla figlia nel corso dei reiterati abusi. Secondo quanto emerso nel corso delle indagini e del procedimento,in alcuni casi,la bambina veniva molestata anche più volte al giorno. Quando finalmente raccontò tutto alla mamma,la donna ebbe la  prontezza di videoregistrare le parole della figlia e con quel nastro andò direttamente dai carabinieri a sporgere denuncia. Iniziarono gli accertamenti che portarono all’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. La bambina venne sentita in forma protetta con l’assistenza di una psicoterapeuta infantile e confermò quello che aveva detto alla mamma. Non solo: la piccola venne anche visitata dai dottori che riscontrarono la presenza di lesioni compatibili con la violenza sessuale.Il padre,difeso dagli avvocati Donatella Panzarola e Cristian Giorni,ha sempre respinto le accuse sostenendo che fosse stata la ex moglie a manovrare la figlia al solo e unico scopo di danneggiarlo. Dopo l’arresto, all’uomo è stata revocata la potestà genitoriale e non gli è mai stata concessa una misura cautelare meno afflittiva, nonostante le reiterate richieste presentate dai legali. Anche recentemente l’avvocato Daniela Paccoi, legale di parte civile della madre della piccola,si era dovuta opporre alla sua scarcerazione

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