fratelliniansideriraeAccordo per gestire i rifiuti elettrici ed elettronici

la convenienza è per tutti. Nuove risorse. Previsti premi di efficienza e incrementali per le tonnellate raccolte.
Tesori nella pattumiera: Ferro, alluminio, plastica, ma anche oro, argento e rame.
Produzione pro-capite Ogni italiano produce ogni anno, 14,7 kg di Raee e solo il 3o% viene raccolto e avviato al recupero.
L’esperienza di 5 comuni umbri Sono stati installati 80 contenitori in punti strategici cittadini: scuole ed esercizi commerciali

Perugia
Il “nuovo accordo di programma per la gestione dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche chiamati Raee” è stato al centro di un seminario presso la sede di Anci (Associazione nazionale comuni italiani) a Perugia. Il nuovo accordo di programma è stato sottoscritto tra Anci, rappresentato dal vicepresidente e sindaco di Bastia Umbra, Stefano Ansideri, il Centro di coordinamento Raee, i produttori di Aee e le associazioni delle aziende di raccolta dei rifiuti. L’accordo, sostituisce quello in vigore dal 2011 e declina le caratteristiche di istituzionalità, gratuità e universalità del servizio di ritiro, indicando regole operative ambientali della fase di trattamento. Sono previsti “Premi di efficienza” per favorire scelte operative dei Centri di raccolta e assicurare proprio l’elevata efficienza del sistema di gestione dei Raee. A ciò si aggiunge un premio incrementale per le tonnellate raccolte in più ed un ulteriore importo inserito in un fondo finalizzato all’ infrastrutturazione, allo sviluppo e all’adeguamento dei Centri di raccolta, fondo finanziato dai sistemi collettivi. Previsti bandi annuali per selezionare i progetti meritevoli di finanziamento.

Completano il quadro risorse che prevedono strumenti per sostenere l’implementazione del sistema Raee il “Fondo monitoraggio di sistema”, il “Fondo comunicazione sui Raee e servizi ai Comuni” e il “Fondo avviamento di sistema”. Uno sforzo congiunto dei Comuni-aziende, dei sistemi collettivi e dei produttori dedicato a promuovere la realizzazione di nuovi Centri di raccolta peri Raee, nonché per l’adeguamento in linea di continuità con il precedente accordo – dei Centri oggi presenti sul territorio.

Ansideri ha sottolineato come per l’Italia è una grande opportunità in quanto povera di materie prime, la raccolta dei Raee consente di recuperarle e di raggiungere più agevolmente gli obiettivi di raccolta e riciclo stabiliti, oltre ad evitare il ricorso alle discariche. Gettare i Raee in un cassonetto della raccolta indifferenziata, infatti, non è solo uno spreco perché si rinuncia al recupero di materie prime importanti (ferro, alluminio, rame, plastica) e metalli preziosi (oro, argento, rame) che sono riutilizzabili nei cicli produttivi, ma anche un costo per la collettività e un gesto dannoso per l’ecosistema.

L’accordo di programma conferma l’efficacia del sistema Raee a livello nazionale, consolidatosi negli ultimi anni, con il merito di precisare ruoli e responsabilità di tutte le parti coinvolte e di introdurre elementi migliorativi. In particolare, i produttori mettono a disposizione significative risorse volte a migliorare l’efficienza del sistema, a potenziare le infrastrutture, a garantire la qualità del trattamento ed a favorire la comunicazione e sensibilizzazione degli operatorie dei consumatori sull’argomento. Tutti elementi fondamentali per il raggiungimento degli obiettivi ambientali alla base della nuova direttiva ed in particolare per il raggiungimento degli standard di raccolta, la vera sfida nei prossimi anni per l’intera filiera: prevenzione, raccolta e trattamento.
Ogni italiano produce ogni anno, in media, 14,7 kg di Raee; di questi solo poco più di 4 kg pro-capite, circa il 30% dell’ immesso sul mercato, viene correttamente raccolto e avviato al recupero. Dal 2016 si dovrà raccogliere il 45% dell’immesso sul mercato, per poi passare al 65% nel 2019: un risultato importante da raggiungere attraverso l’opera di educazione ambientale.

Nel merito, per quanto riguarda le buone pratiche educative a livello locale, Francesco Fratellini, vice-sindaco e assessore all’Ambiente del Comune di Bastia ha ricordato come Bastia punti molto sui giovani, in particolare sugli studenti, per compiere importanti passi avanti nella raccolta differenziata grazie al messaggio positivo che attraverso i ragazzi giunge all’interno delle famiglie.
La raccolta di micro Raee, gestita dall’operatore Gest in Umbria, come ha illustrato il dirigente, Massimo Pera, è partita in cinque comuni, ovvero, a Perugia, Bastia Umbra, Bettona, Todi e Torgiano. Sono stati installati no contenitori in punti strategici cittadini, quali scuole ed esercizi commerciali, precisamente: 80 a Perugia, 10 Bastia Umbra, 5 Bettona, 10 Todi, 5 Torgiano; sono 95.000 famiglie il target destinatario del servizio. Il sistema Raee rappresenta un punto di arrivo per favorire la raccolta di queste apparecchiature altrimenti destinate ad un percorso non virtuoso, senza più alcuna possibilità di riciclo. Con la raccolta dei Raee si garantisce la sostenibilità ambientale, in quanto trattasi di grandi quantitativi di materiali, anche pericolosi, da intercettare e trasformare in risorsa.
Nel corso del seminario Federica Orio, Ancitel Energia ambiente, ha illustrato il D.lgs. 49/2014 e lo sviluppo della raccolta in termini di opportunità per potenziare le infrastrutture ed il ruolo della distribuzione e Vincenzo Chiera, Centro di coordinamento Raee, ha confermato le opportunità dell’accordo ed ha esposto l’andamento della raccolta sul territorio.

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