MIGLIAIA di persone hanno affollato il centro Umbriafiere nella seconda giornata di Caccia Village, il Salone nazionale di caccia, pesca e tiro a volo in corso a Bastia Umbra. Oggi l’ultima data dell’evento, che in oltre 20mila metri quadrati raccoglie 350 espositori, confermandosi anche in questa nona edizione un punto di riferimento irrinunciabile per appassionati, aziende e specialisti del settore venatorio. VENERDÌ l’inizio con ingressirecord, ieri la tradizionale cerimonia di inaugurazione. A tagliare il nastro il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, insieme all’organizzatore della manifestazione, Andrea Castellani, i rappresentanti delle istituzioni e le autorità militari. Presenti anche molti politici e parlamentari umbri. Rispetto delle regole, ma anche libertà di poter cacciare. Questi gli aspetti su cui si è soffermato Tajani: «Credo che la caccia debba essere difesa e sostenuta – ha affermato – perché aiuta a tenere l’ambiente in equilibrio. Ci sono animali pericolosi che devastano le nostre campagne, pensiamo ai cinghiali, quindi è giusto che, sempre con le dovute regole, i cacciatori possano svolgere la loro attività». DOPO LA CERIMONIA il presidente ha fatto il giro degli stand, fermandosi a parlare con gli espositori e incontrando la gente. Tra presentazioni, convegni, workshop e spettacoli di tiro a volo entusiasmanti (con il campione del mondo Raniero Testa e Davide De Carolis, testimonial Benelli), sono una cinquantina gli appuntamenti che arricchiscono il programma di Caccia Village. Ieri si è svolto anche un incontro tra i vertici delle associazioni venatorie italiane e il presidente della commissione Agricoltura della Camera, Filippo Gallinella. Un’occasione per fare il punto sulle questioni-chiave del settore, a cominciare dal delicato problema del contenimento delle specie in sovrannumero, cinghiali in testa. Mentre oggi l’attenzione sarà concentrata su tutela dell’ambiente e lotta alla plastica, con il Memorandum firmato dalle associazioni venatorie. Caccia Village si farà infatti promotore a livello nazionale di una gestione faunistica moderna e sensibile all’ecologia, con i cacciatori impegnati sul campo come «tutor dell’ambiente» e non solo. Soddisfatto Castellani: «Tutta questa attenzione – afferma – non può che stimolarci a migliorare l’offerta destinata al mondo venatorio, sia da un punto di vista commerciale che sul fronte dei servizi e della formazione».

Loading

comments (0)

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.