BASTIA UMBRA – LA GESTIONE dei rifiuti, fiore all’occhiello dell’amministrazione comunale, da qualche tempo presenta delle criticità. Non si tratta di impressioni o percezioni. L’utilizzo dell’Isola Ecologica è sempre più difficile per gli utenti, mentre una recente rilevazione di Confcommercio ha certificato gli importi della Tari (tassa dei rifiuti) che vede i comuni umbri tra i più cari. «In effetti la raccolta differenziata dei rifiuti a volte comporta problemi complessi di non semplice soluzione – spiega il vicesindaco Francesco Fratellini, assessore all’ambiente. Quanto ai costi della Tari, posso dire che il nostro Comune ha applicato aumenti di gran lunga inferiori alla media degli altri comuni umbri per due motivi: la buona qualità dei rifiuti differenziati che a Bastia è molto alta, in particolare l’umido, e la costante crescita della differenziata che comporta la diminuzione dei rifiuti differenziati, i cui costi di smaltimento sono in costante crescita». Nel 2017 e 2018 Bastia Umbra è stata premiata come ‘Comune Riciclone’ da Legambiente; una medaglia meritata, ma attualmente con scarsi benefici pratici. «Quando, come non nostro caso, si raggiunge un’alta quantità di rifiuti differenziati (71%) continuare a migliorare i risultati diventa un percorso sempre più in salita. Stiamo lavorando per aumentare la differenziata». L’Isola Ecologica? «Ci sono più restrizioni e controlli nella gestione – sottolinea Fratellini –, perché sono aumentate le scorrettezze da parte di alcuni utenti. Inoltre, non è possibile conferire qui i rifiuti aziendali con i furgoni. Un divieto imposto dalla norma, che stiamo valutando con i responsabili Gesenu come risolvere nell’interesse degli utenti. L’introduzione dal 2020 della differenziata nella zona industriale potrebbe dare un contributo determinante». m.s.

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