BASTIA UMBRA …“La didattica a distanza, in queste difficili settimane, ha avuto e ha due significati. Da un lato, sollecita l’intera comunità
educante, nel novero delle responsabilità professionali e, prima
ancora, etiche di ciascuno, a continuare a perseguire il compito
sociale e formativo del “fare scuola”, ma “non a scuola” e del
fare, per l’appunto, “comunità”. Mantenere viva la comunità di
classe, di scuola e il senso di appartenenza, combatte il rischio di
isolamento e di demotivazione. Le interazioni tra docenti e
studenti possono essere il collante che mantiene, e rafforza, la
trama di rapporti, la condivisione della sfida che si ha di fronte e
la propensione ad affrontare una situazione imprevista”… Nota
prot. 388 del 17 marzo 2020
Il grave momento di difficoltà in cui ci troviamo ha motivato la
maggior parte degli insegnanti della nostra scuola ad accogliere
l’invito del MIUR a proporre dei momenti di lavoro in via
telematica ai propri allievi.
Non sono e non possono essere attività del “meglio che niente”.
La didattica a distanza, come sostiene l’Animatrice Digitale Luisa
Dicitore, della Direzione Didattica Bastia Umbra è una
metodologia che non si basa nella pura trasmissione attraverso
piattaforme o registri elettronici di compiti da fare, prevede non
soltanto la possibilità di stabilire la relazione tra i docenti e gli
alunni ma di monitorare il processo di apprendimento
attraverso gli strumenti e i contenuti digitali utilizzati.
I nostri insegnanti si sono organizzati, hanno partecipato ai
seminari di formazione interattivi tenuti sul Web da aziende che
collaborano attivamente con il MIUR per riuscire a fornire agli
alunni una didattica digitale funzionale alla programmazione già
avviata.
La nostra scuola aveva già attivato la piattaforma Gsuite ,
abbiamo solo accellerato un po’ i tempi per rispondere
adeguatamente alla nota del MIUR. Il nostro dirigente ha subito
predisposto una commissione che ha visto a lavoro 24 ore su 24
un gruppo di docenti che ha impiantato la funzionalità e
l’operatività della piattaforma.
Ad oggi ogni insegnante, con il supporto del gruppo di lavoro,
può aprire la propria classe virtuale “Classroom” e iscrivere gli
alunni che possono così frequentare le lezioni online . Viene
attivato uno scambio di materiale , ricerche e compiti da
assegnare. Il docente può anche correggere i compiti in tempo
reale. E’ un dominio protetto dai docenti che iscrivono gli
allievi, moderano e amministrano la Classroom. E’ persino
possibile aprire una chat collettiva per dialogare con gli alunni
o utilizzare Meet , un’app per fare delle videoconferenze.
Anche la scuola dell’infanzia ha da subito attivato i più disparati
canali mediatici al fine di mantenere una costante relazione con
i bambini. Gli insegnanti inviano tutorial dove spronano i
bambini in attività come ballare, cantare, giocare, creare ecc.
Ci sono incontri in video call quotidiani dove i bambini
interagiscono con gli insegnanti e i loro compagni.
In questa cornice la presenza e l’utilizzo delle nuove tecnologie
ha permesso a noi insegnanti e agli alunni di sperimentare
nuove modalità di trasmissione e di apprendimento senza
tralasciare il confronto con la dimensione scolastica che rimarrà
per noi sempre fatta di occhi che si guardano, mani che si
toccano e di scambi di abbracci.

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