Bastia Umbra, immobile da 500mila euro confiscato da polizia e finanza. Bloccato il patrimonio a pregiudicato

Traffico internazionale di auto e furti come attività principali. Tutto pagato e poi intestato al figlio per sviare

L’INDAGINE
BASTIA UMBRA Una villa con piscina del valore di circa 500mila euro è stata sequestrata e confiscata ad un pregiudicato a Bastia Umbra. Il sequestro è scattato giovedì a seguito di una maxi operazione condotta dalla polizia e dalla guardia di finanza. L’uomo aveva la disponibilità della villa dal 2001. L’immobile, finito nel mirino della finanza nel 2017, è stato acquistato da un pregiudicato perugino che fino all’altro ieri viveva nella villa, che però l’ha intestato al figlio, non avendo redditi leciti che giustificassero la possibilità di spendere tanto denaro. La sua principale fonte di reddito era infatti il traffico internazionale di auto di lusso.
Gli agenti della questura hanno ricomposto minuziosamente il suo profilo criminale. Il ritratto che ne è venuto fuori è quello di una persona specializzata nella commissione di truffe. A suo carico anche i reati di insolvenza fraudolenta, furto e ricettazione. L’uomo era già stato sottoposto alla sorveglianza speciale di pubblica sicurezza. Parallelamente, i militari del Gico (gruppo d’investigazione sulla criminalità organizzata della guardia di finanza)hanno ricostruito la situazione economica, reddituale e patrimoniale dell’uomo e dei familiari conviventi. Questo ha messo a nudo una sperequazione tra i redditi dichiarati, l’attività economica
svolta ed il patrimonio immobiliare acquisito, ritenuto di ingiustificata provenienza. «L’attività investigativa – spiega la questura – prende spunto dal costante monitoraggio di quei soggetti, socialmente pericolosi, che dimorano in Umbria». La villa è stata presa in possesso dall’amministratore giudiziario nominato dal tribunale in attesa che il provvedimento di sequestro divenga definitivo. Poi sarà assegnata all’agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata che l’affiderà alle forze dell’ordine o comunque a quei soggetti in grado di restituirla alla cittadinanza, tramite servizi, attività di promozione sociale e lavoro.

Massimiliano Camilletti

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