L’operazione

di Flavia Pagliochini

BASTIA UMBRA Grazie a una articolata indagine condotta dalla polizia e dalla Guardia di finanza, è stata sequestrata una villa con piscina a Bastia Umbra, illecitamente nella disponibilità di un perugino già noto alle forze dell’ordine per svariati reati, come truffa, insolvenza fraudolenta, furto e ricettazione nonché già sottoposto alla sorveglianza speciale di pubblica sicurezza. Già nel 2017 la villa era finita nel mirino della finanza: l’uomo aveva infatti acquistato un vecchio immobile e lo aveva intestato al figlio e ristrutturandolo completamente fino a trasformarlo in una villa con piscina. Ciò in assenza di redditi leciti che potessero giustificare tali spese e per questo, in base alla normativa antimafia, al termine degli accertamenti le fiamme gialle hanno presentato alla procura della Repubblica di Perugia la proposta di applicazione della misura di prevenzione patrimoniale, successivamente emessa dal tribunale. Nella mattina di venerdì, invece, è scattato il sequestro, messo in atto dagli operatori della divisione anticrimine della Questura e militari del Gico, il gruppo d’investigazione sulla Criminalità organizzata della Guardia di Finanza di Perugia. L’attività investigativa dopo un costante monitoraggio eseguito periodicamente a carico di quei soggetti, socialmente pericolosi, dimoranti in Umbria nei confronti dei quali promuovere l’applicazione di idonee misure di prevenzione. Gli agenti della questura hanno ricomposto minuziosamente il profilo criminale del soggetto, specializzato nella commissione di reati di truffa, insolvenza fraudolenta, furto e ricettazione nonché già sottoposto alla sorveglianza speciale di pubblica sicurezza. I Finanzieri del Gico hanno ricostruito la situazione economica, reddituale e patrimoniale del proposto e del relativo nucleo familiare convivente, che ha permesso di individuare una sperequazione tra i redditi dichiarati, l’attività economica svolta ed il patrimonio immobiliare acquisito, ritenuto di ingiustificata provenienza. Il provvedimento è stato emesso dal Tribunale di Perugia all’esito della proposta della locale Procura della Repubblica. La villa confiscata è stata presa in possesso dall’Amministratore Giudiziario nominato dal Tribunale, in attesa della definitività del provvedimento.

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