Assalti nei supermercati a Ponte Felcino e Bastia: dall’occhio elettronico a uno svincolo E45 l’indizio per la cattura dei banditi
Insospettabili, con pistola giocattolo e mascherina: incubo specialisti in arrivo da fuori regione. «Pronti ad altri raid»

«FONDAMENTALE LA SINERGIA TRA CARABINIERI E POLIZIA: IL LOCKDOWN HA RINSALDATO CERTE SINERGIE»
L’INDAGINE

L’occhio elettronico in soccorso di quello umano. Che percepisce e analizza le immagini fondamentali fornite dal primo. In questa mescolanza si può rintracciare un elemento decisivo nella lotta a furti e rapine, i reati che creano maggior allarme sociale,L’ultima dimostrazione di questa possibile svolta arriva dall’indagine con cui i carabinieri di Ponte San Giovanni e Assisi,in collaborazione con la squadra mobile di Perugia e gli investigatori del commissariato di Assisi, sono riusciti a individuare il bandito responsabile di due assalti ad altrettanti supermercati in pochi giorni e il suo complice. Colui che, con l’auto accesa e il piede sul gas, era pronto a portarlo lontano dalle scene del crimine e anche a dargli ospitalità in casa.Banditi quasi impossibili da catturare perché quasi senza precedenti
penali, perché uno dei due in arrivo dalla Campania e perché avevano pure preso una precauzione importante: muoversi con l’auto della compagna di uno dei due, il complice del rapinatore,un uomo di 39 anni residente a Bastia.Proprio questo elemento è diventato decisivo per un’indagine che altrimenti sarebbe stata molto complicata. Perché gli investigatori,visionando le telecamere poste agli svincoli dalla E45 (in questo caso quello di Ponte Felcino) hanno colto il movimento sospetto di un’auto e dalla targa sono partiti per chiudere la partita.LA CATTURA L’identikit del terrore dei supermercati,del bandito che ha messo a segno due rapine a mano armata in dieci giorni: insospettabile, con una pistola finta ma che riproduce fedelmente la Beretta in uso alle forze dell’ordine e la mascherina.L’uomo, un campano cinquantenne, è stato fermato grazie a un’azione congiunta di carabinieri e polizia: nascosto dentro l’armadio dell’appartamento in cui vive il complice, nella zona di Bastia, sostenendo che stava giocando a nascondino con i bambini del complice e della sua compagna.I due assalti sono stati messi a segno all’esterno di un supermercato di Ponte Felcino e alle casse di un altro supermarket di Bastia: nel primo caso, 18 giugno,ha terrorizzato una settantenne rubandole 700 euro, il cellulare e la macchina; nel secondo,tre luglio, si è messo in fila ed ha aspettato il suo turno alla cassa prima di estrarre la pistola
e minacciare di morte la cassiera.Oltre 1600 euro il bottino.Le indagini, condotte in sinergia tra carabinieri e polizia, hanno avuto un’accerazione importante grazie alle telecamere dei supermercati e delle abitazioni private: gli investigatori sono così risaliti all’auto del complice del rapinatore, intestata alla sua compagna. Sabato sera il blitz nell’abitazione e la cattura del rapinatore e del complice. «Erano pronti a fare altre rapine utilizzando proprio l’auto rubata alla signora» raccontano gli investigatori.«Questa operazione è molto importante non solo per i cittadini ma anche per noi – hanno detto il tenente colonnello Marco Sivori,il neo vice questore aggiunto Adriano Felici, il luogotenente Mirko Fringuello e il commissario Roberto Roscioli – perché il lockdown e il lavoro svolto per mesi hanno rinsaldato ulteriormente certe sinergie. Carabinieri e poliziotti fanno parte della stessa famiglia e puntano nella stessa direzione».
Michele Milletti

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