Oggi è cogestita dagli operai e dà lavoro a una ventina di famiglie
BASTIA UMBRA La Confcooperative dell’Umbria ha tenuto a fine luglio l’assemblea annuale a Bastia nel grande capannone ex Franchi, dove opera un’azienda meccanica cogestita dai lavoratori. Indubbiamente, un importante successo per il lavoro che, in tal modo, garantisce sostentamento ad una ventina di famiglie. Per l’occasione hanno partecipato la presidente della Regione Umbria Donatella Tesei, alcuni assessori regionali, il vescovo diocesano monsignor Domenico Sorrentino e il sindaco di Bastia Umbra Paola Lungarotti. E’ stato un’occasione per rilevare che anche da situazioni di crisi economica con la chiusura produttiva delle Officine Meccaniche Franchi è possibile ripartire. Il problema attuale però, di cui finora si è parlato poco, è che la nuova azienda opera in una struttura che è nella disponibilità del Tribunale fallimentare di Perugia, a seguito del concordato che ha portato alla cessazione dell’attività della ex Franchi. Il terreno dove sorge il capannone, secondo il piano di recupero urbanistico approvato da alcuni anni dal Consiglio comunale, non ha più un uso produttivo-industriale, ma alberghiero, commerciale e residenziale. A ridosso del capannone, inoltre, ci sono 5 palazzine residenziali in costruzione, di cui quattro di Social Housing. Presto gli edifici saranno completati dall’impresa e gli appartamenti saranno venduti o affittati. Che fine farà l’azienda meccanica? m.s.

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