«’Patto di comunità’ per riaffermare la vicinanza della scuola alle famiglie»
BASTIA UMBRA – Estate agitata per la sicurezza pubblica e nei rapporti sociali, in particolare nelle relazioni giovanili di evidente disagio. Non si tratta di allarmismo se, come annunciato, a breve ci sarà un incontro degli amministratori comunali con il Prefetto di Perugia e i vertici delle forze dell’ordine. Il profilo da esplorare è quello sociale. Si tratta di ragazzi dietro a crimini anche i più efferati, come la rissa con esito mortale di ferragosto o
l’aggressione di qualche giorno fa da parte di adolescenti con la sassaiola ai danni di un ex consigliere comunale e infine le intemperanze notturne vicino al Centro sociale di San Bartolo. Che succede a Bastia Umbra? «Da ricordare che il nostro comune ha un’alta percentuale di giovani – sottolinea Daniela Brunelli, assessore ai servizi sociali e alle politiche scolastiche -. Numerosi sono gli immigrati italiani e stranieri. Vandalismo e teppismo sono fenomeni di ogni epoca, ma oggi assumono forme di violenza esasperata e in molte situazione il problema è lo scarso controllo dei genitori sui figli». E allora? «Stiamo lavorando come amministrazione con progetti specifici nelle scuole. E’ nostra intenzione portare i progetti
all’interno della Zona sociale 3 perché fenomeni analoghi coinvolgono i Comuni vicini. Stiamo lavorando ad un ’Patto di comunità’, per riaffermare la vicinanza della scuola alle famiglie e quindi cercare di far sentire i giovani meno soli». Negli anni ’70 e ’80 c’erano le organizzazioni cattoliche e oggi? «Dobbiamo ricercare – conclude l’assessore – ipotesi di lavoro per ridare fiducia e valori ai nostri giovani». m.s.

Loading

Print Friendly, PDF & Email

comments (0)

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.