E’ record di decessi oltre ad altri 768 positivi e 21 nuovi ricoveri, di cui 3 in terapia intensiva. Forte potenziamento delle Usca

di Marina Rosati
PERUGIA Nove morti in 24 ore, 768 contagi, 21 nuovi ricoveri, di cui 3 in terapia intensiva. E’ un bollettino di guerra quello registrato ieri in Umbria per l’emergenza da Coronavirus. Numeri, come quello dei decessi, che
non si riscontravano più dal 28 marzo scorso, quando le vittime si fermarono a sette.
I NUMERI
Sale l’incidenza dei casi positivi sul numero dei tamponi. I 768 casi sono emersi a seguito di 3.489 tamponi effettuati con un
tasso di positività del 22% che rimbalza di dieci punti percentuali rispetto al giorno prima. I numeri, del Bollettino di ieri di Regione e Protezione civile, portano i ricoveri a 341 (108 a Perugia, 90 a Terni, 40 a Pantalla, 36
a Spoleto, 35 a Città di Castello e 32 a Foligno). Sono arrivati a 46 gli ospedalizzati finiti in terapia intensiva (+3) di cui 19 a Perugia, 15 a Terni, 7 a Castello e 5 a Foligno. Dall’inizio dell’emergenza, sono 10.947 i
casi di positività al Covid, 3.597 i guariti, 135 in totale i decessi.
I DECESSI
Mai tante vittime come ieri sono state registrate dal Dasboard della Regione dall’inizio della pandemia. Sabato sera sono deceduti all’ospedale di Città di Castello tre uomini positivi al Covid-19. Si tratta di un centenario di Perugia, un 72enne sempre di Perugia e un 90enne di Gubbio. Al Pronto soccorso dell’ospedale di Terni, , secondo quanto riferisce l’Azienda ospedaliera, è poi deceduto un noto imprenditore di 55 anni residente nella città dell’acciaio.
Tra le vittime del Covid anche il decano del clero eugubino, monsignor Nazzareno Scarinci, che proprio in questo anno aveva festeggiato un secolo di vita e i 75 anni di consacrazione sacerdotale. Ad annunciarlo è la diocesi di Gubbio.
“Le sue condizioni di salute, già rese precarie da una broncopolmonite preesistente – spiega la Diocesi – , hanno subito un peggioramento con la positività al Covid-19 rilevata negli ultimi giorni”. Il funerale del sacerdote
sarà celebrato oggi alle 11,30 nella chiesa di San Francesco a Gubbio. Due dei nove decessi riguardano altrettanti ospiti della residenza protetta Seppilli di Perugia.
LE USCA
La direzione della Usl Umbria 1, in linea con le disposizioni regionali, già a partire dal weekend del 24-25 ottobre ha potenziato con l’ingresso di nuovi medici le Usca, le unità speciali di medici di continuità assistenziale,
che hanno il compito di gestire al domicilio i pazienti sintomatici sospetti e positivi al Covid-19, in tutti quei casi in cui è possibile evitare il ricorso al ricovero ospedaliero. Le Usca possono essere attivate dai medici del dipartimento di Prevenzione della Usl oppure dal medico di medicina generale o dal pediatra di libera scelta. “Una risorsa strategica e insostituibile in questo particolare momento – commenta il commissario straordinario Gilberto Gentili – perché alleggerisce la pressione sugli ospedali, garantendo contestualmente una più efficace e puntuale assistenza domiciliare per Il monitoraggio costante delle condizioni di salute e del decorso della malattia”.
Il potenziamento di 13 unità consente lo svolgimento del servizio 7 giorni su 7 dalle 8 alle 20 in tutti i distretti. Il distretto del Perugino da lunedì ha attivato una terza unità Usca a Castel del Piano, che può contare
su 5 medici è una operatività 7 giorni su 7 dalle 8 alle 20, che si aggiunge a quella di via XIV Settembre e a quella di Ponte San Giovanni. Per portare l’organico medico delle Usca a 5 unità,sono entrati in servizio due nuovi medici nell’Usca di Bastia, due nel distretto del Trasimeno, due nel distretto della Media Valle del Tevere e uno in Alto Tevere, dove comunque il servizio era già in grado di coprire la fascia oraria dalle 8 alle 20.

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