Otto minorenni hanno preso a calci e sassate la porta di uno stabile all’interno dei giardini pubblici comunali

LA VICENDA

BASTIA UMBRA Otto minorenni denunciati per danneggiamento aggravato. Sono colpevoli di essersi scagliati con calci, sassate e bastonate contro la porta di uno stabile di proprietà privata situato all’interno dei giardini pubblici di via Marconi. Ad incastrarli sono state le telecamere del sistema di videosorveglianza urbana. L’atto vandalico si è consumato in pieno pomeriggio e non è sfuggito ad alcuni cittadini che lo hanno segnalato al comando di polizia municipale. Le indagini sono state condotte dagli agenti del commissariato di Assisi che, insieme agli uomini della polizia locale, si sono subito attivati per risalire ai responsabili. Dopo averli identificati li hanno sorpresi il giorno dopo l’atto vandalico proprio ai giardini pubblici. Il gruppo di ragazzini è stato segnalato alla procura dei minorenni. Intanto da martedì le aree verdi pubbliche, compreso il percorso verde, sono chiuse dalle 18 alle 7. L’amministrazione comunale motiva così la decisione: «A seguito di molteplici segnalazioni abbiamo constatato che le aree verdi costituiscono luoghi di assembramento da parte di giovani specialmente dopo il tramonto. Al fine di non procedere alla totale chiusura, confidiamo che questa disposizione possa bastare a far riflettere su quanto sia indispensabile l’utilizzo rispettoso di questi spazi pubblici e che vengano fruiti rispettando le disposizioni vigenti previste per le zone arancioni, ovvero nessun assembramento, utilizzo della mascherina, distanziamento fisico». Un provvedimento che ha suscitato reazioni contrastanti tra i bastioli. C’e’ chi lo apprezza come Anna Rita secondo cui «i bambini a scuola adottano il distanziamento fisico e tutte le altre misure di sicurezza, poi appena escono si riversano nei giardini pubblici ammassandosi sui vari giochi senza alcun rispetto delle distanze». Chi invece non lo condivide come Maria Teresa che ritiene «più utile intensificare i controlli e sanzionare le persone senza mascherina».Massimiliano Camilletti

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