BASTIA UMBRA I gruppi di minoranza del PD, Movimento 5 Stelle e Misto in seno al Consiglio comunale di Bastia Umbra respingono le accuse recentemente formulate dal Sindaco e dalla giunta e rimandano al mittente le loro critiche.
Secondo l’ Amministrazione Lungarotti quello trascorso è stato un anno in cui è emersa la loro indiscutibile pazienza, capacità e lungimiranza, malgrado la gravità della pandemia li abbia costretti ad agire con il freno a mano tirato.
Queste loro considerazioni, sono fin troppo partigiane: amministratori convinti della loro insindacabile superiorità, che convivono con il loro personale autoconvincimento politico-amministrativo di aver ragione a tutti i costi, senza pensare che un buon bagno di umiltà ogni tanto sarebbe utile, ma soprattutto più produttivo.
E’ trascorso un anno e mezzo di consiliatura di un’Amministrazione inconcludente rispetto alle reali problematiche presenti nella comunità, ma, a loro modo di vedere, con un’opposizione consiliare faziosa.
La nostra non è presunzione… è una riflessione critica del tutto costruttiva che invita, il Sindaco, la sua giunta ed i suoi consiglieri a cambiare rotta per i prossimi anni, iniziando da subito.
La compagine amministrativa della prima cittadina Lungarotti, non dovrà più cullarsi su progetti o iniziative messe in cantiere dalla gestione dell’ex sindaco Ansideri, ma deve ancora far vedere di che cosa è capace quanto ad opere da realizzare e progetti da avviare che lascino un segno del suo passaggio storico, al di là delle troppe buone intenzioni.
E’ giusto che le medie o le grandi opere urbanistiche vadano progettate , ma va data la priorità di realizzazione soprattutto a ciò che la comunità chiede, senza limitarsi tutte le volte ad elencare vuoti contenitori di cose da fare solo a parole.
Certamente, con il sistema elettorale delle elezioni comunali, il ruolo dell’opposizione è fortemente penalizzato, non potendo incidere con un vero e proprio potere decisionale.
Ecco perché la veemenza e la denigrazione non possono giustificare un atteggiamento di arroganza durante le sedute del Consiglio comunale e non solo, perseguendo la strada del protagonismo polemico a tutti i costi e che alla fine dileggia i gruppi della minoranza consiliare. E va respinto l’ atteggiamento ‘’ecumenico’’ e ‘’apostolico’’ del Sindaco che vorrebbe inglobare la comunità tutta intera nel suo ‘’volemose bene’’.
Votare contro il bilancio annuale e i suoi emendamenti significa respingere di fatto le politiche e le azioni che caratterizzano l’ Amministrazione nel suo complesso.
Noi dobbiamo giocoforza adeguarci al ruolo di comprimari, tuttavia non vogliamo mai dimenticare l’ascolto di coloro che ci hanno dato fiducia 20 mesi fa.
Non cerchiamo lo scontro a tutto campo, ma siamo determinati, a svolgere con attenzione la nostra importante funzione di “amministratori della legittimità degli atti” e osservatori critici dell’efficacia dell’ azione amministrativa.
Essa sì molto sterile, faziosa e inconcludente.

I GRUPPI CONSILIARI DI MINORANZA DEL PD, DEL MOVIMENTO 5 STELLE E DEL GRUPPO MISTO.

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