Trentaduenne albanese aveva svaligiato nel 2013 un’abitazione di Bastia Umbra. Rintracciato dai carabinieri grazie al Dna
BASTIA UMBRA L’accuratezza delle indagini, in particolare dei rilievi scientifici, ha consentito ai carabinieri del comando della compagnia di Assisi guidato dal Tenente colonnello Marco Vetrulli, di individuare, sette anni dopo un furto avvenuto nel novembre 2013 in un’abitazione di Bastia Umbra e dare un nome al presunto responsabile. Si tratta di un 32enne irregolare di origine albanese già noto alle forze di polizia, arrestato nel Nord Italia a dicembre, che è stato possibile identificare. I rilievi dattiloscopici e biologici per l’estrapolazione delle impronte papillari e del profilo genetico, all’atto dell’arresto, hanno permesso la comparazione che è avvenuta presso il Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche di Roma (RACIS), dove nel 2013 erano state inviate le tracce
ematiche rinvenute nell’abitazione di Bastia. Dopo il furto i militari svolsero un lavoro attento e approfondito rilevando tracce ematiche lasciare dal ladro che, nella fretta di eseguire il colpo nell’abitazione di Bastia Umbra, si era anche ferito. Gli accurati accertamenti tecnici, svolti dal personale dell’Aliquota Operativa di Assisi, permisero di recuperare le tracce di sangue e di inviarle al RACIS, al fine di estrapolarne il profilo genetico – DNA – del ladro. L’ultimo accertamento di dicembre ha dato riscontro positivo con il reperto estratto a Bastia ed ora l’attività tecnico-investigativa è al vaglio dell’autorità giudiziaria inquirente.

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