Le modalità di richiesta più complicate hanno inciso sul dato: le famiglie in difficoltà in realtà crescono
BASTIA UMBRA Si concluderà entro questa settimana la consegna dei buoni spesa agli aventi diritto secondo la graduatoria stilata dal Comune. Le domande pervenute sono state 261, circa un terzo delle oltre 800 domande presentate a primavera. In questa fase le domande dovevano arrivare tramite raccomandata con ricevuta di ritorno oppure attraverso e.mail Pec (Posta Elettronica Certificata). Le condizioni di necessità della comunità locale sono oggi migliorate in modo tanto evidente rispetto a maggio scorso? «Non è questo il motivo del calo delle domande – sottolinea Daniela Brunelli, assessore alle politiche sociali e scolastiche –, la differenza sta nel fatto che l’anno scorso erano ammissibili tutti coloro in difficoltà economica, mentre oggi sono presi in considerazione solo le persone in difficoltà a causa del Coronavirus». Anche le modalità onerose di invio delle domande (raccomandata o Pec) possono aver influito sul crollo delle domande. Resta il fatto, tuttavia, che a Bastia sono molte di più le famiglie indigenti. Come vengono aiutate? «Attraverso i canali tradizionali con contributi all’affitto o con pagamento delle bollette autorizzate dal settore Sociale del Comune. Gli altri – ricorda l’assessore – trovano sostegno in beni alimentari garantiti da Caritas, Croce Rossa e associazioni di volontariato». Il fondo stanziato dal governo e destinato a Bastia Umbra per buoni spesa è di 141mila euro. Quanti ne verranno impegnati? «Circa la metà nei buoni in distribuzione e probabilmente si farà un ulteriore bando per soddisfare le esigenze inevase».

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