Accade a Bastia Umbra: sette sacerdoti in isolamento volontario. Il parroco don Marco:«Garantiamo comunque i servizi essenziali»
BASTIA UMBRA Il Covid 19 sta colpendo in modo pesante anche nella comunità bastiola; ecco perchè questo territorio è inserito tra i primi comuni in zona rossa, con stringenti controlli. La sorpresa di fine Carnevale è arrivata nella parrocchia di San Michele Arcangelo, dove uno dei sacerdoti è risultato contagiato. Così ieri mattina il parroco don Marco Armillei ha deciso di chiudere le chiese e la sede parrocchiale di via Roma, oltre a sospendere i riti liturgici. Dunque ieri la funzione religiosa nel giorno delle Ceneri, primo giorno di Quaresima, è stata celebrata con la Messa vespertina delle 19 nella chiesa parrocchiale di San Michele. A presiederla don Jean Paul, vicario generale della Diocesi di Assisi, Gualdo e Nocera, sempre molto vicino alla comunità di Bastia Umbra. Tutti i preti sono in isolamento volontario, oltre naturalmente al contagiato. Sembra che il sacerdote colpito dal virus abbia avvertito alcuni sintomi nella giornata di lunedì, e una leggera febbre. Il tampone eseguito nella mattinata di martedì ha dato esito positivo del contagio. Lo si è saputo a tarda sera. «Da quel momento – ha detto il parroco don Marco -, in attesa delle disposizioni delle autorità sanitarie del Distretto, abbiamo deciso di metterci in isolamento. Inoltre abbiamo chiuso ogni attività della parrocchia. E per i servizi essenziali, come i funerali, possiamo essere contattati tramite telefono, mail della parrocchia o portale Facebook». I sacerdoti presenti in città sono sette, di cui cinque della parrocchia di San Michele Arcangelo e due in quella di San Marco Evangelista, i quali hanno una propria residenza parrocchiale ancora non agibile nel quartiere XXV Aprile, insieme alla nuova chiesa aperta a Natale. Tutti e sette utilizzano la residenza parrocchiale di via Roma. Oltre al parroco don Marco, i suoi vice (don Girolamo, don Francesco, don Enrico e don Simone), ill parroco di San Marco don Franco e il suo vice don Arnaud. «Siamo davvero in emergenza – sottolinea ancora don Marco – e non so ancora come e quando riapriremo. Qualcosa comunque decideremo entro venerdì per la celebrazioni delle messe del fine settimana». I controlli in città sul fronte del rispetto delle attuali normative anti-Covid in vigore si sono da qualche giorno intensificati con l’impiego anche di pattuglie interforze composte da agenti della Polizia di Stato e da militari del Battaglione Granatieri di Sardegna di stanza a Spoleto.
m.s.

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